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Patto di difesa

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Quattro anni fa a Valencia, un'Associazione per la protezione dei malati delle terapie pseudoscientifiche (Apetp) è stata fondata da pazienti ingannati e dai loro parenti, aiutati da "scienziati, medici, infermieri, fisioterapisti, informatici, avvocati etc." Poco per volta è diventata nazionale.

Nel gennaio scorso, ha pubblicato la prima ricerca sul numero delle vittime che non si sono salvate, ricerca ostacolata dall'assenza di statistiche ufficiali, di trasparenza delle istituzioni e di attenzione da parte della stampa scientifica e non. Stima che siano tra "1210 e 1460 all'anno".

  •  Debido a las limitaciones en la cantidad y calidad de estudios, las cifras podrían estar altamente infraestimadas.

In Spagna, la stampa nazionale s'è svegliata e la lobby delle "cure naturali" ha denunciato l'Apept per diffamazione. (Sui motivi della sottovalutazione, rimando alla sintesi di Francesco Leonardi.)

In Italia, un piccolo gruppo di volontari vorrebbe fare altrettanto. A mio avviso, il primo ostacolo è proprio l'assenza di dati ufficiali. Dubito che la Commissione europea li renda obbligatori perché in dicembre aveva respinto la richiesta del governo spagnolo di togliere ai prodotti omeopatici la definizione ingannevole di "medicinali".

Per adesso, i volontari italiani chiedono a tutti di firmare il manifesto dell'Apetp (la traduzione è migliorabile!) contro le pseudo-terapie, di impegnarsi a contrastarle e a esortare i governi dei paesi europei a intervenire contro chi

usa falsamente il nome della scienza con la conseguenza di danneggiare la salute di moltissime persone e causarne la morte in numeri fin troppo rilevanti.

Sarebbero benvenute le adesioni di chi ha firmato il Patto per la scienza, penso.

*

Sfinito dal riscaldamento locale, oggi il ten. col. Guidi ha perso la fede. Dubita addirittura che il minimo solare del 2020–2055 raffredderà il pianeta quanto il minimo di Maunders - la nuova profezia che il trio Zharkova-Zharkov-Popova s'è comprato su Scientific Reports.

(Nel 2016 Valentina Zharkova profetizzava un minimo di Maunders dal 2030 al 2040. Con la concentrazione attuale di CO2 in atmosfera, la T globale si diminuirebbe 0,06-0,1 °C...)

Se l'ondata di caldo prosegue, l'alt.uff. delle FF.AA, dubiterà che l'era glaciale sia iniziata nel 1999 e ordinerà alla sua troupe di togliersi sciarpe e cappelli?

Scherzi a parte, l'International Work Organization ha appena pubblicato "Working on a warmer planet. The impact of heat stress on productivity and decent work".


A priori

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Ieri sera, si parlava dell'inchiesta sugli scienziati milanesi. "Tu credi che abbiano imbrogliato? Io no. Non dopo quello che è successo a Ilaria Capua... Il Fatto è l'unico ad aver riportato le conclusioni dell'inchiesta, guarda caso". Sottinteso: grillino = antiscienza, devo essermi rimbambita se avevo protestato quando era toccato a Ilaria e adesso no.

Riassumo per chi non ha letto Io, trafficante di virus. Cinque anni fa, un procuratore romano dava a due giornalisti dell'Espresso una sua vecchia indagine su complotti internazionali immaginari.

In tutti i processi che seguirono un articolo assurdo, i fatti imputati a Ilaria e ai suoi collaboratori venivano giudicati "insussistenti".  Non avevano commesso alcun reato, ma per il suo laboratorio era troppo tardi. Campionessa di multitasking, prima di dimettersi da deputata riusciva a coordinarne le ricerche, ma non mentre doveva anche difendersi nei tribunali. Così, lo ha fatto da direttrice di One Health e dell'Institute for Emerging Diseases all'università della Florida.

Ai virologi nel resto del mondo, le visioni del procuratore sembravano tragicomiche. Nessuno ci credeva, figurarsi a quelle ancora più deliranti di politici e giornalisti.

In Italia le contro-inchieste e i proscioglimenti in serie cambiavano l'opinione pubblica e della maggioranza dei cronisti. Ogni volta che Ilaria rientrava in patria per una conferenza o per presentare un libro era accolta come un'eroina e incoraggiata a "fargliela pagare".

Tre anni fa giustizia era stata fatta, ma soltanto a metà. L'anno scorso, il gip di Velletri aveva archiviato la sua querela contro l'Espresso con una motivazione sbalorditiva:

  • il testo dell’articolo è una fedele ricostruzione delle risultanze investigative acquisite dalla procura della Repubblica di Roma [...] non è una semplice invettiva personale ai danni della Capua, dato il concreto interesse della collettività a conoscere tale vicenda ad alto impatto sociale.

Falsità sui virus umani e aviari (nell'inchiesta e nell'articolo dell'Espresso erano intercambiabili...) e su come si fa ricerca sui vaccini sarebbero nel "concreto interesse della collettività". Per dare alla vicenda un "alto impatto sociale", l'avevano sbattuta in copertina e descritta come una criminale da condannare all'ergastolo, certo, ma si trattava solo di

  • artifizi e mere enfatizzazioni letterarie, impiegati per una personale ma fedele ricostruzione dei fatti, senza avere un carattere denigratorio e lesivo alla reputazione della querelante.

Sotto l'articolo online del Fatto Q. - e di altre testate, probabilmente, che citavano l'archiviazione - molti commentatori insultavano Ilaria e i giudici che l'avevano assolta, esattamente come i politici del M5S cinque anni prima.

Ieri su Twitter, ha scritto

  • Oggi è il 5 luglio 2019. Sono stata prosciolta da reati che mi volevano all'ergastolo esattamente 3 anni fa. Sto ancora aspettando che la giustizia penale e civile faccia il suo corso nei confronti di chi mi ha massacrata e sconvolto la mia esistenza.

Sotto, tutti le esprimono solidarietà. "Sono stati vaccinati," scherza un'amica che ho convinto di esser nata bayesiana, "si sono rafforzati gli a priori, sarai contenta". Mica tanto. Da come la pensa sul Fatto Q.,  è ovvio che non ho saputo spiegarle la differenza tra un a priori e un pregiudizio.

La crème al contrattacco

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In marzo su Science, duemila e rotti scienziati di tutto il mondo che della crisi climatica sanno molto si erano stufati di essere insultati e diffamati da gente che ne sa così poco da negare l'effetto serra delle nostre emissioni di gas serra. Si son stufati anche gli scienziati italiani. In una lettera aperta ai Presidenti della Repubblica, del Senato, della Camera e del Consiglio  che trovate qui

smentiscono le bufale della Chieti-Pescara Petition. Controllate anche voi, io nelle firme vedo associazioni scientifiche, tanti ricercatori famosi e nessuno fiero di essere al soldo di BigOil & Coal.

*

Ai firmatari della C-P Pet conveniva a) aspettare il raffreddamento globale in corso dal 2002 secondo un suo promotore; b) scrivere a Presidente della Repubblica di far cancellare ogni riferimento ai cambiamenti climatici dai comunicati stampa degli enti di ricerca. Lo fa già il governo Trump, dice Science, che per i promotori della C-Pet è l'organo di propaganda dei "gretini"...

*

Il Sole-24 Ore ha tradotto ieri il pensiero di Bjorn Lomborg. Deplora la povertà energetica dei poveri, ma questi trarranno benefici delle ondate di caldo in Europa adesso che l'Unione si è attrezzata per limitarne le vittime nonché del gas e del petrolio da fracking che consentono perfino agli americani così miseri da avere una casa tutta loro da riscaldarla con pochi dollari.

Condisce il tutto con dati tratti da un imprecisato articolo del Lancet  e da "ricerche" lasciate nel vago:

  • Il caldo estremo provoca in India 25.000 morti ogni anno, di cui l'ondata di caldo più recente rappresenta solo una porzione limitata. Il freddo estremo, però, uccide quasi 50.000 persone all'anno mentre il caldo moderato ne uccide 64.000 e il freddo moderato ben 584.000.

La fonte è questa. Come si capisce dal titolo, non dice nulla del genere. Valuta il rischio di mortalità rispetto a una temperatura "ottimale", quella dei giorni in cui muore meno gente rispetto alla media quotidiana su base annua. In Inghilterra per esempio, l'ottimale è 19 °C e qualunque deviazione nel resto dell'anno aumenta il rischio di mortalità in eccesso rispetto alla media quotidiana. Non so in Inghilterra, ma in USA la stima era stata smentita dai dati.

Conclusione dell'epidemiologo della domenica:

  • se sono le ondate di caldo a preoccuparci, dovremmo ancora di più investire nell'adattamento, ovvero in cose semplici come impianti di condizionamento per i soggetti più a rischio.

Com'è noto, in India tutti hanno l'elettricità a casa e in ufficio, mai un black-out, mai un lavoro da fare all'aperto. E il calore emesso all'esterno dai condizionatori svanisce all'istante, la termodinamica essendo un'opinione.

(h/t Climalteranti).

*

Come ogni estate, l'Economist pubblica "The World If", degli scenari futuri o un passato contro-fattuale. Quello sulla geoingegneria della radiazione solare che decolla nel luglio 2030 mi sembra giustamente scettico, ma al posto dei governanti attuali, prenderei sul serio lo scenario di luglio 2041 sulla resistenza dei batteri agli antibiotici.

La FISV difende l'agricoltura bio

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Mercoledì scorso su Agrisole, un quotidiano del gruppo Sole-24 Ore dedicato al settore agro-alimentare, il presidente della Federazione Italiana Scienze della Vita (Fisv), prof.  Gennaro Ciliberto, ha pubblicato

Grazie di avermelo segnalato, non me l'aspettavo e son caduta dal pero. Lunedì scorso in un convegno al Senato, a nome della Fisv

  • che rappresenta 14 società scientifiche e circa 7000 ricercatori, assieme alla Associazione Italiana Società Scientifiche Agrarie

ha protestato di nuovo contro il decreto-legge 988 perché se fosse approvato, sovvenzionerebbe l'agricoltura bio-dinamica, e ha spiegato ai senatori presenti

  • cosa serve per sfamare una popolazione in crescita e perché è sbagliato dirottare troppi sussidi al biologico.

Non so come l'abbiano presa i senatori, ma penso che i lettori di Agrisole che coltivano la terra siano rimasti un po' spiazzati. La popolazione italiana decresce a vista d'occhio, di più nelle campagne, che il presidente stia per chiamare migranti a salvare la Patria, il Senatore Cappelli e gli spaghetti? A riempire i granai, i piatti e le "culle vuote"?

I sussidi al biologico fanno ridere il pollame rispetto a quelli elargiti all'agricoltura tout court. I 7000 ricercatori - ai quali il decreto toglie gli scarsi finanziamenti - avranno colto al volo che lo slogan anti-bio è fumo negli occhi. Poco dopo infatti, il loro presidente scrive

  • Le analisi che integrano i diversi studi pubblicati nelle riviste scientifiche concordano che, se si convertisse l'intera agricoltura integrata del Pianeta al metodo biologico, avremmo un maggior consumo di suolo, un incremento della deforestazione, una maggiore produzione di gas ad effetto serra e un maggiore consumo di acqua (si veda, solo a titolo di esempio, Muller et al, 2017, pubblicato su Nature).

Fino alla parentesi son tutte frottole. L'idea di convertire sic et sempliciter "l'intera agricoltura del Pianeta al metodo biologico" non sfiora nessuno, per fortuna. E non solo perché le definizioni di "biologico" variano da un paese all'altro.

All'apparenza, il prof. Ciliberto descrive come imbecilli o/e invasati gli scienziati che fanno scenari e modelli di sviluppo per quando sarete in 9-10 miliardi. Da scienziato pure lui, sa per forza che devono valutare tutte le soluzioni eco-sostenibili al degrado causato dall'agricoltura intensiva, e alla conseguenza che li preoccupa di più. Per le colture indispensabili alla sicurezza alimentare - cereali e soia principalmente - in media mondiale, dal 2000 l'aumento delle rese registrato dagli anni '60 non è più superiore, e dal 2010 è di poco inferiore, a quello della popolazione.

E questo nonostante aumentino l'uso di fertilizzanti e fitofarmaci, la superficie coltivata con piante geneticamente modificate e le tecnologie sempre più precise.

I senatori avranno abboccato alle bufale? Di sicuro i 7000 ricercatori sono consapevoli che basta a smentirle il titolo dell'esempio:

(In realtà è pubblicato su Scientific Reports,  un errore comune al prof. Ciliberto e al presidente dell'agro-alimentare biodinamico, ma è solo una coincidenza.)

Alan Muller e i suoi co-autori spiegano nelle prime righe perché l'agricoltura intensiva non è più sostenibile:

  • La sua intensificazione ha accresciuto di molto la disponibilità di cibo nei decenni recenti. Tuttavia questo ha portato a notevoli impatti ambientali avversi, quali aumenti nella sovrabbondanza di azoto reattivo, eutrofizzazione di suoli e acque, emissioni di gas serra e perdite di biodiversità 1,2,3,4,5,6

Propongono strategie da associare in funzione di un'ampia serie di parametri e priorità (come sempre, il contesto locale condiziona le scelte possibili, è un paper scelto bene). Globalmente,

  • i nostri risultati mostrano che da sola, l'adozione dell'agricoltura organica accresce la domanda di suolo, ma ha dei vantaggi per altri indicatori quali la riduzione del surplus di azoto e dell'uso di fitofarmaci. Ma quando viene combinata con cambiamenti nel sistema alimentare globale, e precisamente quando cambiano le razioni alimentari  - e di conseguenza si riduce il numero degli animali - insieme agli sprechi ricorrenti, l'agricoltura organica contribuisce a nutrire oltre 9 miliardi di persone entro il 2050, e lo fa in modo sostenibile. 

Grassetto mio.

Finalmente il biologico ha trovato un difensore autorevole. Nei suoi panni avrei detto la verità, ma forse nella sua federazione c'è una fronda pro-BigAgro?

Da decenni le ricerche sull'agricoltura intensiva mostrano che per rimediare ai suoi danni, è necessario migliorare la resa del "biologico". Perciò servono ricerca e innovazioni, e quindi i finanziamenti che il prof. Ciliberto finge di ostacolare.

Finge, è evidente. Non solo il titolo del suo articolo riassume alla perfezione il paper di Muller et al. e la sua bibliografia (bravo prof, facessero tutti come lei... ), ma in conclusione ribadisce la sua fiducia nella scienza e negli scienziati:

  • Ancora più grave, è nel Ddl 988 l'equiparazione, nelle università e nei finanziamenti per la ricerca, della pratica dell'agricoltura biodinamica all'agricoltura biologica: la prima non è basata su alcuna evidenza scientifica, né potrebbe esserlo visto il suo carattere mistico-spirituale. Se i partiti si occupano del consenso, gli scienziati italiani solo dell'oggettività dei dati. La politica ne tenga conto.

Parole sante!

***

Leonid Schneider ha un altro scoop sul piano S congegnato  dall'inviato speciale UE Robert-Jan Smits con lo spennapolli Frontiers per rendere obbligatorio la pubblicazione open access a qualunque costo...

*

Su PubPeer, da lunedì Ken Rice et al. cercano invano di far capire a Valentina Zharkova due cosucce che invalidano la profezia di un prossimo minimo di Maunder che si è comprata su Scientific Reports.

Pignolerie a parte

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Le contestazioni dei PM milanesi ai 25 articoli di una decina di oncologi fanno discutere, giustamente secondo me, perché è difficile capire che cosa esattamente viene contestato. Ma 25 articoli fanno ridere rispetto alle migliaia comprate su riviste spennapolli dalla quasi totalità delle università italiane - e quasi tutti nelle discipline biomediche.

Nell'ennesimo articolo in materia,

Alex Gillis racconta storie che se siete qui conoscete per forza, con alcuni aggiornamenti. Fra gli strumenti che aiutano a distinguere la scienza-pattume dal quella vera

  • Cabell’s International, per esempio ha ampliato la Beall's list originale e pubblica una Lista Bianca di 11 mila riviste legittime [meno della metà di quelle in inglese] e una Lista nera di 10 mila riviste ingannevoli [idem]     

Sarebbe un buon inizio sennonché l'abbonamento alla Lista Bianca e alla Lista Nera costa decine di miglia di dollari (canadesi). Entrambe farebbero comodo per identificare "pubblicazioni affidabili nei CV" e senza nemmeno leggerli pensare di assumere una persona onesta. In Canada  però, soltanto 15 istituzioni si sono abbonate.

Mi vengono i nervi. A furia di minacce legali, Frontiers - che ho messo nella mia Lista Nera - è riuscito a bloccare la Beall's List gratuita. E che la Federazione delle accademie scientifiche, l'Unesco, l'Organizzazione mondiale della Sanità  e altre istituzioni non abbiano avuto il coraggio di ampliarla loro. E che i ministeri per l'educazione e la ricerca facciano finta di nulla, salvo in India (particolarmente ricca di predoni ricchi, va detto).

Salto a E che tutto questo avvenga con i soldi dei contribuenti, polli per definizione. Che i 1500 donatori antivax che finanziano il Codacons siano i veri difensori della vera scienza e dei suoi "consumatori"?

*

Avevo raccontato degli esperimenti clinici "PACE" che in Gran Bretagna avevano, presumibilmente, accertato l'efficienza terapie implausibili per i pazienti affetti da sindrome di stanchezza cronica (o encefalomielite mialgica). Sennonché nei risultati usciti inizialmente sul Lancet nel 2011, le statistiche non stavano in piedi. Per cinque anni John Peters, portavoce dei pazienti e difensore della vera scienza, ha tentato di ottenere i dati grezzi, almeno per capire quanti pazienti avevano rifiutato di partecipare oltre e quanti di loro - come quelli che rappresentava - erano stati danneggiati..

La settimana scorsa l'Autorità britannica per la salute ha finalmente deciso, come il suo comitato etico aveva fatto l'anno scorso tra l'altro, che l'università Queen Mary, destinataria dei fondi pubblici per svolgere gli esperimenti, non aveva alcuno motivo di rifiutarglieli.

Tanto più che Plos One, la rivista dove sono usciti i risultati conclusivi due anni da, richiede che i dati siano resi accessibili ad altri ricercatori e aveva già pubblicato una "expression of concern" sulla loro validità quando gli autori si erano rifiutati.

Otto anni per potere rianalizzare dati, quando il direttore del Lancet poteva farlo fare subito ed evitare altre vittime... D'altronde per 12 anni, Richard Norton non aveva ritrattato le falsificazioni sul vaccino trivalente e l'autismo di Wakefield - l'idolo del Condacons - documentate nel 1999 da 8 dei suoi co-autori su 12 in una lettera pubblicata dal Lancet, altrimenti usciva il giorno dopo sul  BMJ.

The Lancet non sarebbe una rivista spennapolli.

*

Lieta novella

Per la gioia dei suoi fan, da Climalteranti è ricomparso Claudio Costa, celebre attivista del globalcoolismo padano. In poche ore ha sparato 13 commenti e link a caso e rigorosamente off topic contro la curva a mazza da hockey uscita vent'anni fa e Michael Mann, un uomo che lo ossessiona dal 2009.

L'unica novità è che ha abboccato perfino alle "boiate pazzesche" che Valentina Zharkova s'è comprata su Scientific Reports.

Scientific Reports non sarebbe una rivista spennapolli.

*

Rimmel del lunedì

Alla mitica Elizabeth Bik, un ammiratore ha segnalato due lavori degli "scienziati" che hanno scoperto la fotosintesi umana perché "se il glucosio fosse davvero una fonte di energia, i pazienti diabetici sarebbero in grado volare." La "vera" fonte di energia è la dissociazione da parte della melanina di pelle e capelli sia dell'acqua in idrogeno e ossigeno che del morbo di Alzheimer in atomi non specificati.

Tutto su riviste rigorosamente spennapolli. Nel primo, gli "scienziati" sono l'oftalmologo messicano Arturo Solis Herrera, titolare dell'omonimo "Human Photosynthesis Study Center Arturo Solís Herrera, Poland", la moglie, le figlie e Jerzy Leszek della "Medical University in Wroclaw, Poland" nel cui Dipartimento di psichiatria sarebbe professore associato di psichiatria.

Divertimento gratis se prima di cliccare allontanate le bevande dalla tastiera

Ieri il secondo lavoro si trovava qui. In attesa che ricompaia, raccomando

in cui manca Jerzy Leszek e lo "Human Photosynthesis Study Center, Research, Development and Innovation Department" si trova ad Aguascalientes, Mexico

Un po' rozza la contraffazione di una rivista del gruppo Nature. Qui la melanina non viene usata per curare l'Alzheimer bensì per fare celle fotovoltaiche e potenzialmente un po' di tutto:

Solis Herrera ha inventato inventato la batteria a melanina che dura  almeno 100 anni, oltre alle panacee che promuove su You Tube.

La mazza da hockey e le guerre del clima

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Trasloco qui una storia che si ripete in farsa da 10 anni, perché da Climalteranti il moderatore latita e certa gente se n'approfitta, Dico anche a lei, Nasturzio!

I personaggi

Claudio Costa, il campione di creduloneria poi detto Ciccì che aveva abboccato a "Climategate", un taglia-incolla estratto da migliaia di mail rubate nel 2009 alla Climate Research Unit, diretta da Phil Jones, all'East Anglia University. Come un soldato giapponese rimasto sull'isola del Pacifico, da allora combatte una guerra persa due secoli fa.

Phil Jones, uno dei principali autori del terzo rapporto dell'IPCC, con il quale collaboravano

Keith Briffa e Tom Osborn, che avevano pubblicato ricostruzioni delle temperature passate, derivate dagli anelli di alcuni alberi.

Michael Mann, nemico n. 1 del soldatino. E' il neo-dottorato precario che nel 1998 e nel 1999 aveva pubblicato con due ricercatori affermati le ricostruzioni delle temperature dell'emisfero nord degli ultimi 600-800 anni, utilizzando tutte le serie di dati vicari (proxy) disponibili - le "curve a mazza di hockey". Nelle guerre del clima è quella a colori:

Risultati immagini per michael mann the hockey stick

Gomblotto!

Nel 2001 i principali autori del rapporto IPCC avevano scelto la seconda mazza per illustrare la copertina del sommario (su carta). Stando alle frasi estratte da una mail rubata (troncate ulteriormente da Ciccì), Briffa scriveva a Mann e Jones:

  • so che ci sono pressioni per presentare una storia bella nitida sul riscaldamento, senza precedenti all’apparenza, di mille o più anni fa nei dati vicari, ma in realtà la situazione non del tutto così semplice

Dal 2009 Ciccì chiede:

  • chi gli ha fatto pressione per appiattire il periodo caldo medievale al tempo di Mann 1999 e del 3° IPCC, e il perchè? e come hanno fatto pressione? con che leve? cariche? favori? soldi? (non penso)

Per gli eventuali interessati, ho scritto un sunto del dibattito sulle riviste, con link alle ricostruzioni delle temperature in entrambi gli emisferi pubblicate in seguito alla critica di Briffa. In parte giustificata, la situazione non era affatto semplice, ma lui l'aveva presa per il verso sbagliato, si fidava solo degli anelli degli alberi. Per ridurre l'incertezza dovuta alla scarsità di dati, occorre usarli e ponderarli tutti (su questo, il consenso è del 100% in tutte le discipline).

Ho sorvolato sulle spiegazioni date da Mann su Real Climate dieci anni fa, agli 11 comitati che hanno indagato sulle sue mazze da hockey, su decine di riviste e nel best-seller "The hockey stick and the climate wars". (Le ho preso il titolo, prof, poi glielo restituisco). Spiegazioni che nessuno ha contestato.

Reazione di Ciccì

  • su Mann, la difesa non mi convince ma glisso, mi basta Esper 2018 che ho letto e che parla di “accordo” sul periodo caldo medievale se non basta qua ci sono migliaia di ricostruzioni http://www.co2science.org/data/mwp/mwpp.php tra cui LJUNGQVIST – 2010

Ciccì segna tre autogol.

1 - Esper et al. non parlano di accordo sul "periodo caldo medievale". Con alcuni alberi ottengono un risultato che "ritarda di 100-200 anni la transizione nelle piccola era glaciale". Tradotto: la loro mazza da hockey ha un manico molto più "appiattita" di quella di Mann et al.

2 - Ljungqvist scrive che, per la parte extra-tropicale dell'emisfero nord, "la ricostruzione delle temperature concorda bene con quelle di Moberg et al. (2005) e di Mann et al. (2008)" salvo per il periodo 300-800 d. C., "nonostante differenze significative sia nella zona coperta dai dati", la sua è molto più piccola, "che di metodologia".

3 - il suo link porta a un sito di Sherwood Idso e figli, pagati da Exxon Mobil e altri petrolieri per mentire sui cambiamenti climatici attuali e incentivare l'uso di combustibili fossili perché la CO2 è il cibo per le piante.

Ciccì crede alla seconda profezia di un'era glaciale prossima ventura che Valentina Zharkova s'è comprata su Scientific Reports.  Nel suo nuovo modello, l'autrice  ha visto che l'orbita della Terra l'avvicina e l'allontana dal Sole a cicli di mille anni andata e mille ritorno, sebbene dai babilonesi in poi astrologi ed astronomi non se ne siano mai accorti.

Semplice soldato ma gentiluomo, Ciccì la difende richiamandosi pure lui al pattume che Syun-Ichi Akasofu s'era comprato su una rivista spennapolli. Con grande sincerità, ammette di non saper nulla del sistema solare. Di clima nemmeno, ma non riesce a trattenersi:

  • Allora mi preme sottolineare che in Esper 2018 il picco del 1000 e quello del 2000 sono molto simili sia in valori che in ratei, in netta contraddizione con quello affermato in tutti i report IPCC.

I rapporti IPCC parlano della temperatura globale, non di quella delle tre località dove erano cresciuti gli alberi che Esper et al. ritengono più affidabili. Infatti scrivono che per tutte le altre serie di dati, il rumore di fondo è assordante:

  • Gli sforzi per stimare i cambiamenti del segnale dovuti a quelli della replicazione (albero e raggi) nelle ricostruzioni su grande scala restano una sfida chiave nella ricerca dendroclimatica.

Ciccì sostiene di aver letto il paper. Mi crede cieca o ha solo guardato le figure? Prosegue

  • Solo che il picco del 2000 è giustificato dalla stime delle forzanti antropiche quello del 1000 non può che avere forzanti naturali, che ad es stima Zharkova 2019.

Non solo prende le visioni della Zharkova per delle stime, ma è di quelli che quando sentono dire che l'acqua bolle in pentola, sono certi che sotto la pentola sia accesa una fiamma perché hanno la cucina a gas. Non li sfiora l'idea che esistono quelle elettriche.

Sembra strano, ma conosco parecchia gente incapace di concepire che uno stesso fenomeno possa avere cause diverse.

  • La conseguenza è che le stime delle forzanti antropiche è obbligatoriamente sbagliata: molto sbagliata, nello specifico sovrastimata, perchè le stesse forzanti naturali che hanno agito nel 1000 lo hanno fatto anche nel 2000 e a queste non si possono sommare le stime antropiche, altrimenti il picco sarebbe doppio.

Altra tripletta di autogol.

1 - La forzante dei gas serra, qualunque ne sia l'origine, non è stimata. E' stata prima calcolata, poi verificata con esperimenti e da misure sulla superficie terrestre, e confermata dai modelli climatici nei quali non viene inclusa.

2 - Le forzanti naturali dell'anno mille sono fantasie della Zharkova.

3 - Il picco del 2000 sarebbe il doppio se quelle forzanti esistessero. Se il raddoppio della concentrazione atmosferica di gas serra ne raddoppiasse l'effetto serra, dall'anno mille a oggi la temperatura media globale sarebbe passata da 13,5 a 20 °C e a Milano ci sarebbero 42 °C invece di 28...

Le cantonate prese dalla Zharkova sono state elencate altrove, non infierisco.

Ciccì è anche entusiasta delle perle lasciate su arXiv da un gruppo di finlandesi, ma scienziati famosi ('tenti al rimmel) hanno già scritto che erano false. Non infierisco bis.

Il commentatore Noah sospetta che Ciccì sia un po' credulone:

  • Nel dubbio, devo suggerire a Sylvie Coyaud di non provocarla ulteriormente a sfidare la legge di gravità. Non si sa mai.

Nel dubbio, non lo farò più.

*

La direzione di Scientific Reports ha comunicato a New Scientist che sta indagando per capire come mai la seconda profezia di Valentina Zharkova è stata pubblicata. Se può servire alla direttrice della rivista, Everett Sergent ha scoperto un indizio che potrebbe spiegare anche la pubblicazione della prima.

Il meteo e il clima, visti dal ragionier Galletti

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Ugo Bardi ha fatto scoprire all'oca s. il blog "MeteoMax: Amici freddofili e caldofili, combattete con me il terrorismo ed il sensazionalismo meteo!" inaugurato un mese fa con i debiti sensazionalismi dal ragionier Massimo Galletti, presidente dell'Associazione sportiva Lago Big Fish.

A commuovere il Bardo e l'oca s. fino alle lacrime è stato il post di oggi:

Cambiamenti climatici, colpa dell’uomo… ma i vulcani ed il sole?

Chi ci avrà ma pensato? Il ragioniere chiarisce subito di confondere meteo locale e clima globale:

  • Si parla di fenomeni sempre più estremi causati dalle attività dell’uomo e certamente una parte di colpa è anche nostra ma, come parere strettamente personale, ritengo sia solo una minima parte. Molto si sente dire del caldo anomalo, delle temperature estreme, ma nessuno parla però del freddo fuori stagione che sta interessando alcune aree del Pianeta. [...]  Così come non ho sentito dire che sono in atto eruzioni vulcaniche ripetute e che stiamo vivendo un periodo di “Minimo Solare”.

Alla Lago Big Fish nessuno ne parla, ci pensa lui. La sua "opinione personale" -- precisa più volte - è che

  • secondo il NOAA le condizioni meteo hanno determinato un mese di giugno più caldo della media

La NOAA non accenna a condizioni meteo. Riferisce che

Il ragionier Galletti ha notato che per essere luglio, in Giappone fa freddo (???):

  • Caldo anomalo in Europa e freddo fuori stagione in Asia, un contrasto totale… perchè? Per chi non lo sapesse, la nostra atmosfera è soggetta a scambi di masse d’aria secondo i meridiani (da nord a sud e viceversa) che in questi ultimi anni sembrano essersi accentuate. La NASA ed altri Enti che studiano questi fenomeni hanno evidenziato che questi scambi meridiani sono più intensi nei periodi in cui c’è un Minimo Solare e, guarda caso, noi ci troviamo nel pieno di questo evento astronomico.

Il minimo solare che causerebbe "scambi di masse d'aria secondo i meridiani" è la versione casereccia della tesi, uscita dieci anni fa, del geologo-rabdomante Nils-Axel Mörner, della CO2 Coalition, noto per truccare maldestramente i dati del livello del mare (nota). L'idea è che in assenza di macchie solari, il vento solare affievolito interagisce meno con la magnetosfera terrestre, quindi spinge il pianeta a ruotare più velocemente su se stesso; l'acqua fredda dell'Artico scende nell'Atlantico e l'atmosfera le vien dietro.

Nel 2009, Mörner prevedeva un'era glaciale verso il 2030-2040 e nel 2011 la rimandava al 2050 o dopo. A sorpresa, pochi mesi fa in un'intervista a una tivù australiana durante la campagna elettorale di Big Coal, l'ha riportata a metà del prossimo decennio. Stranamente, non prevede mai che le giornate si accorcino.

Il ragionier Galletti ha anche notato che ci sono state due eruzioni vulcaniche in Perù e una meno determinante in Sicilia, le quali dovrebbero "raffreddare la temperatura". Non dice se quella dell'Asia o del pianeta, gli premono altri "perchè":

  • Mi chiedo, quindi, perchè si debba sempre colpevolizzare l’uomo col suo inquinamento in atmosfera, mentre nessuno tiri in ballo invece l’impatto sul meteo delle eruzioni vulcaniche, che da qualche mese sembrano aumentate di frequenza, oltre che di intensità, tutto ciò mentre stiamo vivendo un Minimo Solare particolarmente importante, ma tant’è.

L'impatto viene tirato in ballo ogni volta che le stazioni meteo registrano la temperatura, ovviamente. Che il vento solare freni o meno la rotazione della Terra, la frequenza e in alcune zone l'intensità delle eruzioni aumentano da quando è iniziato il monitoraggio mondiale nel 1800 (circa).

  • Mi chiedo, quindi, perchè si debba sempre colpevolizzare l’uomo col suo inquinamento in atmosfera, mentre nessuno tiri in ballo invece l’impatto sul meteo delle eruzioni vulcaniche, che da qualche mese sembrano aumentate di frequenza, oltre che di intensità, tutto ciò mentre stiamo vivendo un Minimo Solare particolarmente importante, ma tant’è.

Nel caso non si fosse capito che "La natura, non l'attività dell'Uomo governa il clima", emissioni di gas serra a manetta, il ragionier Galletti ripete nel finale:

  • In conclusione sia in un caso (riscaldamento) che nell’altro (raffreddamento), ritengo che i cambiamenti climatici siano una normale evoluzione del Pianeta ai quali dovremo, volenti o nolenti, conviverci. 

Nota

Nel 2005, un suo memorandum mandato alla Camera dei Lord, su invito del potty peer Christopher Monckton, conteneva tra altri grafici taroccati

Appendici

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Climalteranti pubblica la recensione di Stefan Rahmstorf al paper di Bastin et al. sulla cattura della CO2 ottenibile con una riforestazione titanica. E' molto meglio della mia, e va letta fin in fondo perché dopo le critiche arrivano gli apprezzamenti. Per colpa di un comunicato stampa esagerato, quello scenario "what if?" ha suscitato nei media un ottimismo ingiustificato:

  • Rimediare in gran parte alle conseguenze di uno sviluppo industriale lungo due secoli con una misura così semplice e popolare sembra un sogno! Infatti è subito piaciuto a coloro che sognano tuttora una mitigazione del clima indolore per tutti.

Rahmstorf demolisce il sogno con quattro, ma conclude

  • Piantare enormi quantità di alberi in tutto il mondo è quindi un progetto da affrontare presto. [...] Senza farci illusioni sui miliardi di tonnellate di CO2 che verranno estratti dall’atmosfera, però. Men che meno l’illusione che così rimanderemo a più tardi il momento di abbandonare l’uso dei combustibili fossili.

Credo che la misura sia ancora più popolare di quanto pensi. Da mezzo secolo nascono movimenti locali per accrescere o difendere le foreste in tutto il mondo. Sono così abituali che ormai fanno notizia solo quando capita un Nobel per la pace o vengono uccisi gli attivisti che cercano di fermare le devastazioni del proprio territorio.

Risultati immagini per l'homme qui plantait des arbres

C'è un desiderio di alberi o una nostalgia che sembra aumentare insieme alla popolazione urbana. I Verdi sono pochissimi, ma localmente, i candidati di tutti i partiti promettono più verde, che io sappia nessuno ha mai vinto un'elezione promettendo il contrario. .

In più, i regali di Trump e Bolsonaro alle lobby delle motoseghe hanno l'effetto di mobilitare nuovi attivisti che confluiscono nei movimenti dei ragazzini per il clima e per l'ambiente. Aspetterei a chiamare sogno i loro progetti... Già devono vedersela con il ridicolo "Comunicato anti-deforestazione" pubblicato oggi dalla Commissione Europea.

*

Da "The myth of the 1970s global cooling scientific consensus", Peterson et al. 2008

Storia del bigoilismo, passim

Sempre da Climalteranti, un certo giuseppina ricopia bufale sul "metodo scientifico", il senso delle parole "esperimento" e "teoria" , i gas serra, il clima  ecc. rafferme da decenni, a volte da secoli. All'osservanza della tradizione bigoilista aggiunge menzogne così palesi sulla propria vita personale da far quasi rimpiangere la confusione frenetica ma sincera di Claudio Costa.

  • Si figuri che ricordo come fatto recente la preoccupazione per l’imminente glaciazione, causata dall’uomo, teorizzata negli anni ’70. C’erano numerosi studi che la provavano.

C'erano numerosi studi sull'inquinamento atmosferico per capire quanto "mascherava" il riscaldamento globale su gran parte nell'emisfero nord. Si studia tuttora, in particolare per misurare l'effetto sulla temperatura delle eruzioni vulcaniche e le conseguenze di certi progetti di geoingegneria.

Che io sappia non è stato teorizzato nulla, di per sé il fenomeno non ha bisogno di ipotesi su un'eventuale causa da confermare o smentire sperimentalmente. Durante il giorno dove il cielo è pieno di polveri che fanno ombra fa più freddo che dove batte il sole, è una legge di natura per così dire.

Nell'aprile 1975 c'era stata un'ondata di freddo in parte dell'emisfero nord, e il settimanale Newsweek aveva pubblicato in fondo, nella rubrica "Science", un articolo di Peter Gwynne che menzionava studi di due meteorologi anonimi e di un climatologo della NOAA. Tra il 1945 e il 1968 nell'emisfero nord la temperatura "era calata di mezzo grado" Fahrenheit (? se riesco a trovare il paper, correggo). Tra "il 1964 e il 1972", aveva calcolato Murray Mitchell, l'inquinamento dell'aria con solfati e particelle carboniose aveva ridotto del 1,3% la radiazione solare in arrivo.

L'articolo di Murray Mitchell era del 1971, e smentiva "suggerimenti" precedenti:

  • Suggestions by several previous authors to the effect that the apparent worldwide cooling of climate in recent decades is attributable to large-scale increases of particulate pollution of the atmosphere by human activities are not supported by this analysis.

Il raffreddamento era solo locale.

Se governi non interverranno con misure adeguate, inizierà una glaciazione come quella che aveva congelato il Tamigi nel Settecento, scriveva Gwynne sempre più terrorizzato e terrorizzante, ignaro del fatto che le misure erano state prese dal Clean Air Act del 1956 in Gran Bretagna (omissis) e in USA con il Clean Air Act del 1970. L'inquinamento prodotto dai paesi industrializzati era già calato.

Negli anni precedenti altri giornali avevano riferito dell'inquinamento da polveri "raffreddanti" in modo meno allarmistico. L'opinione pubblica non si è fatta contagiare dal catastrofismo di Gwynne e la comunità scientifica l'ha ignorato. Il consenso attribuitole e deriso dal giuseppina non c'è mai stato.

Nel 1965, la comunità scientifica aveva pubblicato un rapporto sull'inquinamento da combustibili fossili - un'appendice era dedicata all'effetto serra della CO2 - e il riscaldamento globale che stava causando, "mascherato" in parte dall'aria sporca. Il rapporto era stato presentato al Congresso dal presidente Johnson con un discorso ambientalista applaudito anche dai repubblicani e riportato da giornali, radio e televisioni di tutto il paese.

Dopo il rapporto Charney del 1979, il Congresso ha chiesto alle accademie di riassumere la ricerca sui rischi climatici ogni quattro/cinque anni  e il consenso è rimasto lo stesso.

Risultati immagini per time global cooling cover

Circa dieci anni fa, i bigoilisti hanno usato l'articolo di Newsweek per discreditare i climatologi e i loro modelli. Lo facevano uscire sul TIME nel 1977 ed era così clamoroso da meritarsi la copertina e il titolo "Come sopravvivere all'era glaciale imminente".

Nel mondo reale, la copertina era del 2007 e il titolo "Guida per sopravvivere al riscaldamento globale". Una bufala non muore mai, scriveva il TIME in una smentita di due anni fa, ma questa è così maldestra che non ci è cascato nemmeno Trump.

Figurarsi i lettori di Climalteranti...


Il Gish Gallop di giuseppina

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Il caldo sta mietendo vittime. Da Climalteranti, sotto il debunking della Chieti-Pescara Petition, l'instancabile "giuseppina" mi ha scritto un commento fiume, come i precedenti riassunti qui).

Viene trattat* con la delicatezza riservata ad antiche porcellane - tutti si comportano da gentiluomini e non per vantarmi, ma son riuscita a trattenere l'ilarità- anche se non risponde mai a una domanda né ringrazia chi le suggerisce fonti di informazione affidabili e insulta a manetta gli scienziati. Perciò inizia con un piagnisteo:

  • Non si agiti troppo, stia tranquilla. Non capisco mai perché alcune persone debbano ricorrere alle offese personali per dimostrare di avere ragione.

Dice l'esagitat*...

  • Rammento che la petizione, che ha scatenato queste conversazioni, è stata firmata da molti docenti e studiosi accreditati, dunque non sarei la sola “pazza” a pensarla diversamente. Ma per lei, che evidentemente possiede il verbo, questo dettaglio poco interessa.

Si dà della pazza, non mi era venuto in mente. In compenso il dettaglio mi ha interessata così tanto che ho controllato, i docenti e studiosi accreditati in materia di clima sono:

- 2 pensionati con rispettivamente 2 pubblicazioni in paleoclimatologia e 3 collegabili alla climatologia;

- il duo Mazzarella & Scafetta ridotto a pubblicare in una modestissima rivista di ingegneria.

  • Tra l’altro le sue opinioni sono sorrette dalla maggioranza, dovrebbe stare quindi più rilassata. E’ in genere chi è in minoranza, come me, che sente il maggiore disagio psicologico perché le proprie opinioni vanno contro il pensiero dominante.

Climalteranti non è il mio blog, ho tenuto per me le mie idee. "Dominante", fa notare Steph, nel senso di schiacciante per via di evidenze pesanti come macigni.

  • Ad ogni modo, il problema della CO2 è in via di risoluzione.
  • Come saprà è stato pubblicato su Nature lo studio “ An inter-model assessment of the role of direct air capture in deep mitigation pathways”, che dimostra come le nuove tecnologie per rimuovere direttamente la CO2 dall’atmosfera «possano contribuire a contenere l’innalzamento della temperatura del pianeta e abbattere i costi richiesti dagli obiettivi internazionali sulle riduzioni di emissioni».

L'articolo di Giulia Realmonte et al. su Nature Communications "dimostra" il contrario, ovviamente:

  • The risk of assuming that DACCS [Direct Air Carbon Capture and Storage] can be deployed at scale, and finding it to be subsequently unavailable, leads to a global temperature overshoot of up to 0.8?°C. DACCS should therefore be developed and deployed alongside, rather than instead of, other mitigation options.

Chissà da dove proviene la frase tra virgolette di giuseppina che aggiunger:

  • Quindi, come previsto nella COP24 e come voluto dalla massa e da lei, oltre a continuare a disboscare per produrre biocombustibili e pellet, si toglierà la CO2 dall’atmosfera, si stoccherà da qualche parte, e finalmente tornerà un po’ di fresco. E magari con le sinapsi meno infuocate scema anche tanta acrimonia.

Il disboscamento non è mai stato voluto né dalla massa né da me.

  • p.s. ha scritto: forse non le conviene ricopiare qui le vecchie bufale su metodo scientifico, clima, inquinamento della plastica ignorato ecc. Sono smentite da decenni. Può essere più precisa? Mi dice cosa è stato esattamente smentito?

Fatto, almeno per quelle più divertenti.

  • La genericità della frase, oltre al fatto di fare affermazioni del tutto gratuite sulla mia persona (non mi conosce e dunque lei sta proiettando una sua immagine), rivelano che intende liquidarmi screditandomi.

Sulla sua persona non ho scritto nulla. Sarebbe stato tempo perso, non smette di discreditarsi neppure con questo caldo:

  • Ho citato lo studio degli alberi che emettevano metano per dire che è stato funzionale ai biomassisti, non per dire che era attendibile.Ironizza sul fatto che l’ipotesi degli alberi con emissioni nette di metano è in attesa di conferma da 12 anni e io ancora ci credo. Io non ci ho mai creduto. E si capisce dal mio commento, se non si è prevenuti.

Questo è il suo commento:

  • Concludo ricordando lo studio pubblicato su Nature intorno al 2000 dove si dimostrava che gli alberi erano pericolosi perché emettevano metano. Con questo studio si diede la stura al taglio di intere foreste per piantare palme da olio per produrre biocombustibili. Non serve uno scienziato per capire che gli alberi NON sono pericolosi, ma tanto ci hanno abituati al concetto che se lo dice la scienza ci dobbiamo credere che all’epoca molti accettarono come verità un’assurdità.

Dal 1907 si sa che alcune specie rilasciano grandi quantità di metano e sono pericolose perché alimentano e quando fa molto caldo innescano incendi. In simbiosi con gli archei metanofili, le altre specie decidue assorbono in media annua più metano di quanto né rilascino. Nell'esperimento uscito su Nature nel 2006 - anni dopo che erano state create le piantagioni di palme da olio - sembrava che in condizioni aerobiche gli alberi rilasciassero dalle foglie poco poco più metano di quello che assorbivano dalle radici in condizioni anaerobiche.

Non era un'assurdità, solo un risultato bizzarro: le piante non hanno un meccanismo biochimico che sintetizza metano. Magari in quella serra del Max Planck, c'era qualche metanofilo che viveva sulle foglie? Ipotesi tante, dubbi ancora di più.

Secondo giuseppina:

  • In ogni caso lo studio è stato già smentito, sempre da un altro studio pubblicato su Nature. Per me, in ogni caso, è ininfluente la smentita perché non derogo mai alla logica. [lol] Anche se ci sono miliardi di studi. Ritengo, infatti, che se gli alberi fossero pericolosi ce ne saremmo accorti da tempo.

A volte parla di sé al plurale maiestatis. Per ora nessuno ha confermato i risultati di Keppler, mentre abbondano le conferme dell'ignoranza di giuseppina. In certe condizioni, gli alberi rilasciano quantità misurabili di metano.

  • Ciò detto, questo suo commento: “Complimenti per la coerenza, si accontenta di un solo esperimento per il metano, ma per CO2 non gliene bastano centinaia” è davvero fuori luogo ed emblematico del fatto che proprio non ha capito (o non ha voluto capire) cosa intendevo comunicare.

Intendeva comunicare questo:

  • Per eliminare ogni ragionevole dubbio, basterebbe passare a sperimentazioni. D’altra parte, affermare che il modello teorico risale a oltre 120 anni fa, non è un rafforzativo della posizione di coloro che ritengono vera l’equivalenza CO2=riscaldamento globale, bensì il contrario.

Trova la deduzione talmente illogica, da riprovarci in altro modo:

  • Un modello teorico, benché condiviso dalla stragrande maggioranza degli scienziati, non è indice di alcunché. Fare una sperimentazione non è così complicato. Le prime, tanto per fare stime di massima dell’influenza della CO2 sulla temperatura, si potrebbero realizzare in serre già esistenti.

Si sono realizzati in provetta e in serra, tant'è che in agricoltura si usano generatori di CO2 che la regolano in funzione della temperatura ottimale nella serra.

  • Non è neanche un rafforzativo affermare che esistono molti studi che confermano l’esattezza del modello teorico. Per dire: a nessuno verrebbe mai in mente di fare uno studio che dimostri che la gravità attrae gli oggetti verso il basso. E’ un fatto dimostrato e provato e quindi è inutile investigare ulteriormente.  indaga quando non c’è nessuna prova. E, nel caso della CO2, non c’è nessuna prova. Pretendere che una teoria sia accettata supinamente è antiscientifico.

giuseppina non conosce il significato scientifico di "teoria", non sa che oltre a Galileo, sono esistiti Newton, Einstein e oggi migliaia di fisici e astrofisici che studiano "la gravità". Crede addirittura "dimostrato" che "la gravità attrae gli oggetti verso il basso".

Climalteranti calamita i fallimenti della scuola pubblica. Dev'essere il (ferro)magnetismo di Stefano Caserini.

  • Sull’inquinamento della plastica, poi, davvero non capisco. Secondo lei negli anni passati il problema è stato tenuto in debito conto? E’ una sua opinione, non un fatto. Greenpeace che se ne occupava all’epoca avvalora la mia affermazione: pochi lanciavano l’allarme ma non sono stati ascoltati. 

La sua affermazione era che negli anni '70 quando a suo avviso l'umanità era terrorizzata da una glaciazione imminente sulla quale il consenso della comunità scientifica era unanime

  • c’erano strani tipi, che oggi verrebbero etichettati come negazionisti, che dicevano che il problema non era la glaciazione bensì la plastica che all’epoca stava progressivamente sostituendo i materiali naturali. Dicevano: se prima non si trova un sistema naturale per smaltirla, ne saremo sommersi, inquineremo il Pianeta. E paventavano scenari apocalittici: terra e mare pieni di plastiche.
  •  Vox clamantis in deserto. Ovviamente. Presi dalla teoria della glaciazione figuriamoci se potevamo interessarci di quel che affermavano quei pochi esaltati!

Nessuno era preso dalla glaciazione e la vox clamantis è stata ascoltata. Con ritardo e troppo poco perché i movimenti ambientalisti e i partiti Verdi degli anni '70 erano considerati "esaltati" dalle aziende produttrici esattamente come giuseppina considera "esaltati" gli scienziati dagli anni '70 e gli ambientalisti dagli anni '80 che paventano gli impatti dei cambiamenti climatici.

Per le plastiche esistevano già soluzioni, ma sono troppe costose ancora oggi per i paesi poveri e troppo opprimenti per i consumisti dei paesi ricchi che mai e poi mai rinuncerebbero alla cannuccia di plastica, uscirebbero con un sacchetto di tela, boicotterebbero i prodotti dagli involucri ipertrofici, insisterebbero per imballaggi con carta riciclata prodotta all'origine da foreste gestite bene.

Nei paesi ricchi a partire dagli anni '80 c'erano incentivi per il riciclaggio delle materie plastiche, diventava obbligatorio distinguerle con sigle ed etichette; negli anni '90 iniziavano le raccolte differenziate e nel 2000 la produzione di quelle biodegradabili.

giuseppina conclude dicendomi

  • che le domande poste sono del tutto retoriche, non sono interessata alle sue risposte perché non amo conversare con chi si pone su un piano di superiorità.

Me llaman l'oca, me llaman l'oca... Le mie risposte sono indirizzate agli amateurs di  Gish Gallop, anche se giuseppina si risponde da sol*

  • Sul clima quali sarebbero le bufale che avrei detto? Ritenere che il modello climatico, che attribuisce ogni male alla CO2, non sia attendibile non è una bufala, ma è non credere a una teoria. Una teoria, anche se anche fosse ritenuta vera dal 100% degli scienziati, è e resta una teoria, non un fatto.

A.D.R.

Nella scienza, una teoria conferma ipotesi sul come e il perché di certi "fatti" (fenomeni) e più ne conferma. più si rafforza come nel caso della gravità.Nessuno ci crede, tutti sanno è che è fallibile, il sogno è di invalidarla con altri fatti e di aspirare alNobel.

  • Il beneficio del dubbio è doveroso. La scienza si basa sul dubbio.

Non è doveroso per giuseppina:

  • Ritenere che individuare un untore su cui focalizzare ogni nostra paura, trascurandone altre che ritengo ben più importanti, sia sbagliato non è una bufala ma un diverso modo di vedere i fatti.

Non so a quale untore alluda, ma siccome i ragazzini hanno raggiunto i nonni ambientalisti nella movimento contro l'inquinamento causato dalle materie plastiche e quelle non degradabili si fanno con il petrolio... ho domande io.

Non sarà quello che paga migliaia di troll e certi firmatari della Chieti-Pescara Petition per mentire sui cambiamenti climatici e diffamare gli scienziati onesti?

E la "logica" incoerente, i falsi ideologici e storici, i link ad articoli mai letti, dove li ho già visti?

E...

"Rallegratevi!" dice il visconte Ridley

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Perso il lavoro ma non la propria ricchezza facendo fallire la banca Northern Rock poco dopo averla ereditata, il visconte Matt "King Coal" Ridley si è dedicato a una buona causa: convincere i governi che il riscaldamento globale è un beneficio per l'umanità e che i suoi impatti sono un'invenzione dei nemici del libero mercato e/o della patria.

Dotato di risorse materiali più che intellettuali, per convincerli utilizza l'analisi dei rischi grazie alla quale  ha rovinato la banca di famiglia, lasciando ai contribuenti  l'onore di pagarne i debiti..

Mauro Toffanin si è accorto che il visconte - laureato a Oxford con una tesi sull'accoppiamento dei fagiani - ha pubblicato di recente su un settimanale tedesco e sul proprio blog l'articolo "Rallegratevi, il mondo sta diventando più verde!", ricopiato ieri da un sito italiano in quanto "interessante" e "provocatorio". "Idiota" ed "esilarante" no?

Lo spunto di attualità è una notizia uscita in Germania e in Italia più di tre anni fa.

Il 25 aprile 2016 su bozza gratis, senza le figure però - Zaichun Zhu et al. pubblicavano una stima dell'indice di superficie fogliare (leaf area index -LAI) derivato da tre serie di immagini satellitari per il periodo 1982-2009. Sul 25-50% circa delle terre emerse coperte da vegetazione l'indice era aumentato, e sul 4% circa la vegetazione era diventata marrone.

Con una serie di modelli e grandi margini di incertezza dovute alle differenze tra i modelli, gli autori attribuivano l'aumento

  • per il 70,1+/-29,4% alla fertilizzazione con CO2 [in particolare fra i Tropici], per il 9,6% alla deposizione di azoto, per l'8,1 +/20,1% al cambiamento climatico e per il 4% a un uso diverso dei terreni

"Deposizione dell'azoto" nel senso di maggior uso dei fertilizzanti; "cambiamento climatico" nel senso di anticipo della stagione di crescita; "uso diverso" nel senso di riforestazione e ampliamento delle zone coltivate.

Interludio un tantino scientifico

La concentrazione atmosferica di CO2 era la stessa dappertutto, eppure le differenze regionali erano enormi. Mancavano dati su varianti indispensabili per identificare i motivi e ridurre le incertezze: "demografia delle foreste", agricoltura di tipo estensivo o estensivo, e sopratutto i "vincoli produttivi" come la disponibilità di fosforo e di altre risorse del suolo.

Altri fattori trascurati:  la fine dell'inquinamento da piogge acide, il crollo dell'Unione sovietica e conseguente ritorno/esodo dalla Siberia alle città occidentali, la riforestazione in Europa e in parte dell'Australia, la creazione di parchi e riserve protette ecc.

Dopo Zhu et al. il metodo è migliorato e le ricerche che leggo tengono conto dei dati della FAO, delle altre agenzie dell'ONU e dell'UE. In un'analisi uscita quest'anno per esempio, il "rinverdimento della Terra" è dovuto per almeno un terzo a un "fattore diretto": l'aumento della superficie coltivata in India e in Cina, e di quella riforestata in Cina, cioè a decisioni politiche e finanziamenti pubblici.

Revenons à nos moutons

La notizia del 2016 rallegrava innanzitutto i bigoilisti. Finalmente un argomento imparabile a favore delle energie sporche. Da allora cantano in coro "La CO2 è cibo per le piante, emetterne di più sfamerà i 10 miliardi di umani previsti nel 2050. Alleluia! Lo dice la scienza. Alleluia!"

Nascondono la scomoda verità, e il lobbista del carbone fa altrettanto. Sotto la foto di conifere indigeste, riassume così l'articolo di Zhu et al.:

  • there had been a roughly 14% increase in green vegetation over 30 years. The study attributed 70% of this increase to the extra carbon dioxide in the atmosphere.

e passa a prendere i lettori per i fondelli.

  • Il rinverdimento globale ha influito su tutti gli ecosistemi, dalla tundra artica alle barriere coralline, dal plancton alle foreste pluviali dei Tropici, ma è più evidente nelle zone aride come il Sahel in Africa, dove la desertificazione è stata ora in gran parte invertita.
Un 14% non ha nulla di globale; nella tundra artica surriscaldata gli incendi eliminano gli arbusti perenni; le barriere coralline non hanno foglie e sono più che decimate; le fioriture di fitoplancton, privo di foglie anch'esso, sottraggono ossigeno agli altri organismi marini creando immense "zone morte".
Nonostante i miliardi spesi per l'irrigazione e la riforestazione il Sahel continua a desertificarsi e i suoi terreni coltivabili a degradarsi, ma forse il visconte è in buona fede per una volta. Nei pixel verdi selezionati per il LAI, Zhu et al. non potevano vedere che il livello del lago Ciad calava rapidamente. Dicevano che le precipitazioni erano aumentate senza indicare la fonte dei dati - sbagliati di sicuro.
L'astuto finanziere della Northern Rock prova a spiegarla così:
  • Questo perché le piante perdono meno acqua durante l'assorbimento di CO2 quando la sua concentrazione è maggiore.
In serra.
  • Durante i periodi di piogge scarse, lo stress idrico degli ecosistemi e delle fattorie sarà minore a fine secolo di oggi.
In serra.
  • Significa più cibo per insetti e daini, elefanti e topi, pesci e balene. 
Branchi di balene brucanti fogliame sulle terre emerse, Alleluia!
  • Significa rese maggiori per gli agricoltori, negli ultimi trent'anni infatti, l'effetto ha probabilmente aggiunto al loro reddito 3 mila miliardi di dollari.
Nemmeno se tutti avessero coltivato solo fiori, frutta e ortaggi pregiati - in serra.

Il padrone delle miniere spera che a noi villani non venga in mente che insieme alla CO2 aumentano le temperature, gli eventi meteo estremi come alluvioni, siccità, tempeste e picchi di calore primaverili che distruggono i raccolti.

O che nelle piante alimentari calano i nutrienti.

O che, cactus a parte, senza acqua in quantità giusta al momento giusto non cresce niente.

O che, insalate a parte, non mangiamo fogliame.

Ubi maior, anser cessat

Mi fermo qui perché il seguito è stato ridicolizzato da persone più competenti.

 

O's digest vicario

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Aggiornamenti su personaggi e temi ricorrenti sono gentilmente segnalati dai lettori.

Ammiratori molteplici anche se tuttora anonimi di Claudio Costa hanno apprezzato il post da lui pescato in un sito che annuncia ere glaciali imminenti. Si tratta dell'autodifesa, intitolata "Valentina Zharkova’s Critics Should Be Embarrassed”, scritta dall'omonima dopo che la sua profezia di un prossimo Minimo di Maunder aveva fatto colare il rimmel alla comunità scientifica.

Quella che se n'era accorta.

I critici le avevano suggerito di guardare di dati del Jet Propulsion Lab per la rotazione attorno al Sole del sistema Terra-Luna invece di inventarli e scrivere stupidate, per esempio che la distanza Terra-Sole varia di 0,02 unità astronomiche a cicli bimillenari.

Ha fatto i compiti.

Senza un filo di imbarazzo, nelle effemeridi del JPL ha scelto una singola data annua, vicina all'afelio. L'orbita terrestre essendo priva di perielio e quindi rettilinea, ne ha dedotto che tra il 1700 e il 2600 la distanza si accorcerà di 0,004 UA. Poiché 0,004 = 0,02,  ritiene confermata la sua profezia. Con il fiato sospeso, i critici aspettano che profetizzi il millennio in cui la Terra precipiterà nel Sole.

Se i 4 millesimi di differenza fossero veri, fra 600 anni la radiazione solare in più sarebbe di "circa   2 watt per metro^2", calcola Dcoronata. Gli sembra n'inezia rispetto ai 3,1 watt per m^2 aggiunti dalle emissioni di gas serra negli ultimi 200 anni.

Ma secondo Claudio Costa, Valentina Zharkova e gli altri negaioli, i gas serra non possono avere un'effetto serra. (h/t a tutti, ma ogni tanto guardo anch'io i tweet di and Then there's physics. Cieli sereni.)

*

Sono notizie "people" meno l'ultima, forse dovevo avvisare prima...

*

Fair winds, fair young lady

Da quando Greta Thunberg ha accettato l'invito di intervenire al vertice Climate Action dell'Onu a metà settembre, il movimento mondiale contro la distruzione dell'ambiente si chiede "Come andrà da Stoccolma a New York senza prendere l'aereo?" Paolo C. ha trovato la risposta sul Guardian e, presumo, su quotidiani italiani di oggi.

Ieri Ms Thunberg ha annunciato di aver trovato un passaggio sul Malizia II, il veliero dei principi di Monaco che dal 2015 dovrebbe "educare le giovani generazioni" sul triste stato degli oceani. Capitanato da Pierre Casiraghi e Boris Hermann, il capolavoro di sostenibilità progettato dagli ingegneri della BMW partirà dall'Inghilterra a metà agosto. (Riccardo Reitano apprezzerà, anche se la traversata non è in solitaria). Per la COP25 in Cile e il rientro si vedrà.

*

Un "modo brutto", prof

Adriano Aguzzi, segnala Mattia, ha scritto sul blog di Tiziana Metitieri di aver ritirato la propria candidatura al premio "Lombardia è Scienza". Era stata presentata a sua insaputa e benché sia membro della giuria. Trovo che avrebbe fatto meglio a leggere il post di Tiziana o almeno cercare il proprio nome  con "Trova".

Si sarebbe risparmiato un esordio degno della coppia Gatti & Montanari

  • Siccome vengo tirato in causa in modo brutto e potenzialmente diffamatorio

*

Qui e più a lungo nel Parco delle Bufale, aveva elogiato le previsioni climatiche ottenute nel 2016 con il software ARIMA dal prof. di econometria in pensione Terence Mills, consigliere scientifico della lobby di Big Oil & Coal nota come Gentlemen Who Prefer Fantasies:

 

ringrazio Gavin Schmidt per la temperatura misurata nel 2015 - curva celeste.

Il compito del consulente scientifico Gordon Hughes, un economista in pensione, è di mentire sulle energie rinnovabili - di preferenza eoliche perché sarebbero più inquinanti del carbone e del gas - che rubano i clienti al consulente scientifico Matt "King Coal" Ridley. (h/t m.c., me la son cercata con il nucleare di prima, ma per questa settimana basta per favore)

Ai suoi lettori, Hughes chiede sempre un atto di fede nelle proprie opinioni. Questo volta opina che nuove turbine eoliche in costruzione al largo del Moray Firth, in Scozia, potrebbero raddoppiare la bolletta:

  • O un consorzio formato da grandi aziende energetiche e istituti di credito d'oltremare pianificano di perdere grandi quantità di denaro

come il visconte Ridley con la banca di famiglia, insomma,

  • oppure gli acquirenti di elettricità nel Regno Unito si ritroveranno a pagare prezzi molto superiori [a quelli previsti dal contratto con il governo] per consentire ai creditori di recuperare i loro prestiti e ai promotori di guadagnare un qualche ritorno sul loro capitale.

A Simon Evans di Carbon Brief è venuta la ridarella. (h/t m.-c.)

*

Lo psicoterapeuta alternativo Kenneth Richard, titolare del blog mendace No Trick Zone, assomiglia a Claudio Costa (h/t f.r., non si vince niente).

Siccome fa ricerca sul clima in proprio, sa che il riscaldamento globale attuale non è dovuto ai nostri gas serra perché è stato maggiore durante il Medioevo. Immagina che lo confermi un grafico nel paper di Kathryn Adamson et al. sui ghiacciai nel nord-est della Groenlandia (Terra "verde" nella réclame di Erico il Rosso alla quale abboccano ancora i negaioli). Risposta della ricercatrice:

  • Absolutely nonsense.

La curva rappresenta l'avanzamento dei ghiacciai, infatti, non l'aumento della temperatura...

*

Al raduno globalcoolista organizzato l'anno scorso dallo Heartland "BigOil &Coal" Institute, il prof del MIT in pensione Richard Lindzen aveva affermato - con grande soddisfazione dei Gentlemen Who Prefer Fantasies sebbene fosse pagato dalla concorrenza - che

  • Il riscaldamento minimamente significativo si è fermano vent'anni fa

nel senso che nel ventennio scorso si sono misurate le 19 temperature globali/annue più elevate degli ultimi due secoli.

John Cook segue da vicino i sondaggi in materia e sa che, in alcuni strati della popolazione americana, quelli che non credono al riscaldamento globale stanno aumentando grazie agli sforzi dei media trumpisti: i maschi anziani bianchi anche di capelli se ne hanno ancora ed elettori repubblicani come Lindzen (dalle foto sembra tingersi quel che gli resta).

Come conferma, John Cook cita una cronaca uscita su In These Times tre giorni fa, del raduno di quest'anno che si teneva all'Hotel Trump di Washington dove Christopher Monckton, il potty peer dalla rosa saracinesca, era la celebrità di richiamo al posto di Lindzen. Scrive l'inviata:

  • Ieri i relatori e i membri del pubblico erano in stragrande maggioranza anziani, bianchi e maschi. Dopo la prima sessione, gli anziani dai capelli bianchi in attesa davanti ai gabinetti per gli uomini che una lunga coda serpeggiava fuori dalla porta, oltre le pattumiere placcate oro con il nome Trump in rilievo. La coda davanti ai gabinetti per le donne era significativamente più corta.

(h/t k.r.)

Credo di aver fatto i compiti.

***

Nel mondo reale, intanto

Gli scioperanti per il caldo in queste settimane in Italia, in Francia e in altri paesi europei hanno un alleato che non si aspettavano, credo.

L'Economist fa proprie le loro richieste con l'editoriale "Hot as Hell" e nella sezione scienza l'articolo "Climate blame game" (nell'edizione a stampa) sugli studi di attribuzione sempre più accurati, e citati nelle cause intentate da lavoratori. Ritiene urgenti gli interventi che limitano le vittime delle canicole, già adesso più lunghe, calde e frequenti. Deplora l'indifferenza per i 300 morti in eccesso nei Paesi Bassi, in tre settimane dell'estate scorsa,

  • liquidati come un "aumento minore" dalle autorità. Ma se fossero morti in un'alluvione, sarebbero stati sulle prime pagine dei giornali. La buona notizia è che le fatalità sono evitabili con tre insieme di misure.

In breve sono: una comunicazione capillare delle previsioni; zone ombrose e acqua fresca per tutti nelle città; scuole e centri comunitari con aria condizionata aperti 24/7; nuovi edifici realizzati e edifici esistenti adattati per essere "resilienti" alle temperature attuali e future.

  • L'adattamento non è un'alternativa al taglio delle emissioni; entrambi sono necessari. Ma anche se le emissioni fossero ridotte a zero entro questo secolo, la persistenza dei gas serra in atmosfera significa che le ondate di calore peggioreranno per decenni. I governi dei paesi ricchi e poveri devono fare di più per proteggere la popolazione da un aspetto molto reale e silenziosamente mortale del cambiamento climatico.

Preach, bro. (h/t l'oca s.)

"In fondo la signora ha ragione"

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Ilario D'Amato parla di Manila Tosto, una massaggiatrice estetica nonché "Naturopata Professionista Certificata a NORMA UNI 11491:2013" che vende consulenze in biopsicoquantistica via Skype a 50 euro cadauna. Su FaceBook, spiega a Francesco di cosa si tratta:

  • La biopsicoquantistica è una Naturopatia che integra gli aspetti delle 5 leggi biologiche (bio) con esercizi di comunicazione empatica (PNL) e strategica (psico) e l'utilizzo di tester vibrazionali innovativi (quantistici). Per avere nozioni più specifiche, ti consiglio il libro di Natale Petti che si chiama appunto Introduzione alla Biopsicoquantistica.

I tester saranno le scatolette ucraine che Vincenzo Valenzi - il condannato per truffa caro a 22 passi - voleva sperimentare sui pazienti di un ospedale romano insieme a una falsa professoressa?

"In fondo", spiega a sua volta Ilario,

  • c'è una normativa europea che le permette di parlare di medicina e fisica quantistica senza averne le basi e senza dover dimostrare niente e nessuno.

Le basta rifarsi alle ciarlatanerie dello psicologo naturopata Natale Petti che

  • insegna in una 'Università' (che tale non è) presieduta dall'ex mano destra di Hamer in Italia (http://archive.is/LS0kJ ), uno che a telecamera nascosta ha detto ad una giornalista che il suo tumore era dovuto alla "frustrazione sessuale".

Più degli "esagitati anti-vax", a Ilario sembrano pericolosi gli Ordini e le Università (vere) che insegnano ciarlatanerie potenzialmente letali.

Gli hameriani dicono "il cancro non fa male" perché secondo loro non esiste, sarebbe l'invenzione di medici ebrei che curano i pazienti ebrei con la naturopatia, salvandone il 98%, e uccidono tutti gli altri con la chemioterapia.

Lo dice anche la signora Tosto alle sue clienti affette da tumore? Sul suo sito, si vanta di essere

  • Una che ama il suo lavoro, e che lo vive con passione, modestia, responsabilità e (spero) con saggezza. Mi diletto in vari ruoli: sono insegnante, scrittrice, consulente del benessere, ricercatrice inarrestabile dal cuore profondamente idealista. [...] Ma soprattutto con la voglia reale di aiutare le persone a star meglio e a migliorare la qualità della vita. 

Tant'è che per 50 euro via Skype, consiglia

  • Dai Trattamenti Olistici alla Naturopatia, dalla Floriterapia all'Aromaterapia, dall'Enneagramma alla Pnl, fino alle Tecniche Energetiche, con passione attenzione e dedizione... 

D'altronde si ritiene qualificata:

  • Dopo 5 anni di studi di naturopatia presso la Scuola di Scienze Naturopatiche e successivamente presso la Scuola Aron [di Natale Petti], ho preso un Master di 1° livello presso l'Université Européenne Jean Monnet di Bruxelles in "NATUROPATHIE BIOPSICOQUANTIQUE".

Condannata per truffa dal Garante, l'Université Européenne Jean Monnet è un'associazione italiana di "scuole"  - per es. quella di Natale Petti - che spaccia diplomi falsi come si evince dalla scritta in simil-francese.

Grazie a quel master truffaldino, a sua volta la signora Tosto vende seminari e corsi di formazione per esempio a

  • IPAZIA TRAINING ACADEMY , Scuola di Alta Formazione per Operatori Olistici e Naturopati di Bitonto

Povera Ipazia e povera anche Bitonto...

  • Inoltre dal 2018  sono anche recensionista letteraria di una nota rivista di cultura presente da vent'anni nel panorama artistico internazionale, "LE MUSE".

Link non funzionante nel caso la clientela volesse leggere le recensioni della signora Tosto su un blog noto dal 2009 nel panorama di Reggio Calabria?

La Croce Rossa vittima del caldo

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Sul suo blog per l'Huffington Post l'avvocato Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa italiana", ha scritto un post intitolato

Dalle prime righe, si capisce che soffre di allucinazioni:

  • Un comitato scientifico con a capo il professor Umberto Crescenti dell’Università di Pescara, ha firmato la Petizione sul riscaldamento globale antropico nella quale si afferma che il riscaldamento globale non si può attribuire con certezza all’attività umana

Non c'è alcun comitato scientifico ma 8 promotori di cui Crescenti che non si chiama Umberto; non esiste un'Università di Pescara; la "petizione" è una lettera aperta ai Presidenti della Repubblica, del Senato, della Camera e del Consiglio che raccomanda loro di non far nulla che possa ridurre le emissioni di gas serra.

Contiene molte altre bufale oltre a quel "non si può attribuire con certezza". Per esempio "c’è una notevole variabilità di opinioni tra gli specialisti" alla quale il Presidente della CRI ha abboccato.

  • In risposta, un secondo comitato ha inviato una lettera aperta in cui si attribuisce chiaramente all’uomo la responsabilità dell’innalzamento dei livelli di CO2 nell’atmosfera. La contro-iniziativa, promossa dal professor Roberto Buizza, della Scuola Superiore Sant’Anna, ha lanciato anche una raccolta di adesioni online su change.org.

Nessun comitato; nessun invio per ora; è stata promossa da Roberto Buizza insieme a 298 climatologi, meteorologi e ricercatori che studiano aspetti diversi di clima, energia, risorse idriche, alimentari ecc.

  • Non sono uno scienziato ma non credo che la validità di una teoria scientifica rispetto a un’altra si misuri in base al numero di persone che la sottoscrivono

Se fosse uno scienziato, un medico o anche un avvocato, saprebbe che la validità di un teoria si misura in base alle "prove", le quali aumentano in funzione delle persone che le raccolgono.

  • La scienza non è “politica” e non si può promuovere con le mobilitazioni e gli appelli a schierarsi tra tifosi di una posizione o mettendo alla gogna quelli che sostengono il contrario. Non è un buon metodo.

Invece di "tifare" per i fatti, gli scienziati onesti devono essere diffamati e le falsità pagate da BigOil & Coal portate ai politici al potere perché, se già non lo fanno, neghino l'esistenza del riscaldamento globale.

  • Qualunque sia l’interpretazione sull’origine del mutamento, nessuno comunque metta in discussione che il riscaldamento vi sia. Il cambiamento climatico è un fatto. 

Dovrebbe dirlo alla squadra "dell'Università di Pescara" secondo la quale il riscaldamento si sarebbe fermato vent'anni fa.

  • Ed è un fatto che riguarda la natura. 

Ah ecco, l'avv. Rocca è un seguace del corruttore Frederick Seitz come i firmatari della Chieti-Pescara Petition. "La natura, non l'attività dell'Uomo, governa il clima".

Chissà se ai medici della Croce Rossa dice anche "La natura, non il fumo delle sigarette governa il tumore al polmone".

  • Va affrontato con soluzioni e atteggiamenti razionali, non con vis polemica o passione ideologica, che sposta l’attenzione dai problemi reali e dalle possibili soluzioni alla ricerca di un responsabile a cui addossare la colpa degli eventi che non si possono impedire. Un atteggiamento a mio avviso primitivo. 

A suo avviso, l'atteggiamento non primitivo sta nel far credere che le emissioni di gas serra siano miracolosamente prive di effetto serra. Infatti l'unica iniziativa che vede con favore è quella

  • di due giornalisti di ”National Geographic? che hanno lanciato un sito di approfondimento dedicato alla Adaptation, analizzando e divulgando le innovazioni tecnologiche, urbanistiche e comportamentali

Il link è questo.

L'avv. Rocca sembra colpito da amnesia. Andrà a New York per il vertice Climate Action, ma ne ha dimenticato lo scopo:

  • UN Secretary-General António Guterres is calling on all leaders to come to New York on 23 September with concrete, realistic plans to enhance their nationally determined contributions by 2020, in line with reducing greenhouse gas emissions by 45 per cent over the next decade, and to net zero emissions by 2050.

L'adattamento è un rimedio che diventerà sempre più costoso, in vite umane innanzitutto, senza un inseme di interventi e "innovazioni tecnologiche, urbanistiche e comportamentali" per ridurre le emissioni di gas serra. Proprio perché hanno gli effetti, già letali oggi, che l'avv. Rocca descrive correttamente nei paragrafi successivi.

  • molte istituzioni, organizzazioni, centri studi stanno ragionando sul modo pragmatico – e quindi “umano”, perché è grazie a questa dote della nostra specie che siamo sopravvissuti a ben altri “cambiamenti climatici” – di far fronte al cambiamento...

Risultati immagini per climate change in past million years

Altra bufala cara ai negaioli. La specie H. sapiens è sopravvissuta per un pelo alle glaciazioni quando non c'erano frontiere. Da quando esiste, non ha mai dovuto "far fronte" a un riscaldamento globale così rapido e duraturo.

  • Il panico non serve, servono soluzioni e serve informare l’umanità, a partire dai decision maker, che tali soluzioni esistono. E capire che bisogna adottarle subito. 

Lo facesse anche lui, invece di disinformare i lettori sulle "soluzioni che esistono", ragionando in modo disumano.  h/t tony scalari (via radioprozac).

Per cercare di ragionare in modo umano,  Climalteranti raccomanda alcune letture estive. Se ne avete altre, potete segnalarle nei commenti e le aggiungo nel post.

*

Steven Pinker è diventato decisamente complottista:

  • The Dark Side of Social Media Activism in Science: Advocates hold a politically sacred theory & get outraged & aggressive when a finding seems inconsistent with it. Stephen Camarata explains the strange activism surrounding Chronic Fatigue Syndrome.

Camarata scrive falsità sull'esperimento clinico PACE, uno dei peggiori scandali degli ultimi 20 anni. Statistiche palesemente truccate e migliaia di pazienti danneggiati pur di confermare i pregiudizi di Michael Sharpe e dei suoi fisioterapisti e psicologi cognitivisti. (h/t Leonid S.)

I volontari danneggiati da Sharpe etal. non erano attivi sui social. Lo era un porta-voce di Alem Matthees e di altri che avevano abbandonato l'esperimento (spariti dalle statistiche...). Ma sono stati  ignorati per 4 anni finché non li hanno aiutati un docente di giornalismo e medicina, David Tuller dell'UC-Berkeley, poi una manciata di statistici e infine un centinaio di ricercatori.

Dopo anni di sotterfugi e minacce legali da parte di Sharpe et al., un mese fa i volontari hanno ottenuto dall'Autorità britannica di poter rianalizzare i dati grezzi.

Tuller ogni tanto sarà maleducato, ma senza il suo attivismo su twitter e Virology blog, le uniche "cure" rimborsate dalla mutua britannica sarebbero quelle di Sharpe et al. anche se hanno aiutato al massimo un 10-13 di pazienti.

Il post di Camarata è del 22 luglio, sul Guardian l'altro ieri è uscito un articolo dal titolo quasi identico, ma almeno sono citati anche i medici che difendono i pazienti.

"Orgogliosi e colmi di gioia"

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Nel maggio 2018, il perito elettronico Fabio Fontana e la sua ditta Tao Tecnologies sono stati condannati a pagare le spese legali del processo per diffamazione che avevano intentato a Ferruccio Ferrari. Sul suo blog, infatti, Ferruccio non aveva lodato a sufficienza il dischetto di plastica Taopatch dalle mirabolanti proprietà tao-quantistiche.

Il 5 luglio scorso la ditta ha comunicato quanto segue:

  • Siamo orgogliosi e colmi di gioia di annunciare la pubblicazione della ricerca sulla nanotecnologia Taopatch applicata alla sclerosi multipla [...] a cura di Alberto Lomeo, Giuseppe Cacciaguerra, Domenico Garsia, Antonio Scolaro, è pubblicata sulla rivista franco-tedesca di informazione HEGEL e inserita su i-revues, banca dati del CNRS Centre National de la Recherche Scientifique e dell' INIST Institut National de l'Information Scientifique et Technique.

La notizia era appena uscita sul Gazzettino a p. XII, ma era vecchiotta. Insieme a un paio di grafici taroccati o raffazzonati, il "responsabile medico-scientifico" della ditta, Alberto Lomeo, l'aveva anticipata nel gennaio 2018 a un sito di disinformazione medica.

Orgoglio

L'INIST di Nancy è l'istituto del CNRS che cura "i-Revues", un archivio di qualunque documento digitale un editore francofono definisca "scientifico" e voglia "valorizzare". Su 52 riviste archiviate, metà sono defunte. Hegel appartiene a un micro-editore di Nancy che da due anni non pubblica altro, è un raccoglitore di réclame per "terapie complementari" nelle quali figura l'aromaprofumeria:

  • La psychonomie, un exemple de pratique de santé dite « informationnelle » et « énergétique » : approches philosophique et méthodologique, Annette Lexa
  • Evaluer les effets de la réflexologie : réflexion à propos d’une étude clinique sur le stress du quotidien, Bernard Payrau, Elisabeth Breton, Nathalie Thilly
  • Le traitement du syndrome du colon irritable ; l’impact de la microkinésithérapie, Daniel Grosjean, Patrice Bénini, Pierre Carayon
  • Aromaparfumerie : Lavande, Valérie Demars, Thibaut Béguier

Gratitudine

Alla Tao Technologies sono addirittura grati che il loro adesivo sia finito in mezzo ai profumi di lavanda e rosmarino:

  • Ringraziamo la rivista HEGEL per l'apertura mentale dimostrata già 4 anni fa, Alberto Lomeo, Giuseppe Cacciaguerra, Domenico Garsia, Antonio Scolaro che si sono spesi per la realizzazione di questo studio.

I quattro autori sono digiuni sia di sclerosi multipla - stando a Lomeo la "innescano squilibri fisici ed emotivi" - che di fisica tao-quantistica. Tre sono chirurgi cardiovascolari - il primo in pensione - dell'ospedale Cannizzaro di Catania, e Domenico Garsia si definisce "internista, psichiatra, medico di base" a Siracusa.

Colmo

Lo "studio prospettico" è un capolavoro di dilettantismo. Apparentemente senza autorizzazione né consenso informato, in tre anni (2015-2017) gli autori hanno reclutato

  • 28 pazienti fra i 30 e i 68 anni,
  • 15 uomini e 13 donne mentre le donne sono due volte più a rischio di "patologie pesanti"
  • alcuni con "patologie pesanti" e altri "meno pesanti"
  • divisi in "ricorrenti-remittenti" e nella fase"secondaria progressiva", non è detto se attiva o meno
  • 18 sono in terapia imprecisata

A ciascuno hanno incollato due Taopatch sulla schiena per 4 ore nella prima settimana, 8 ore nella seconda, 12 ore nella terza, e dalla terza in poi glielo hanno lasciato 24 ore su 24 per un totale tre mesi.

Dopo 30 minuti, 1 settimana, 3 mesi con il Mylar, e a 1 anno di distanza senza adesivi (a loro avviso, escludererebbe un effetto placebo!), nel questionario di autovalutazione i pazienti hanno riferito miglioramenti sopratutto "emotivi". I dati dell'accelerometro e dell'Expanded Disability Status Scale  - sempre che siano corretti - sono insignificanti o negativi.

Manco a dirlo, la statistica è palesemente sbagliata, ma visto che i grafici servivano prima che si fosse concluso lo studio, mica si può pretendere che i valori p abbiano un senso. Tanto per cominciare, i pazienti sotto terapia sono quasi i due terzi del campione. Siccome i loro dati sono sommati a quelli degli altri, non è possibile sapere se le differenze siano dovute alle terapie, al Mylar o al cerotto.

Gioia 

La descrizione del Taopatch è deludente. Manca l'entanglement quantistico, i fotoni non sono più bio, il microchip non è riprogrammabile a distanza e sul lato da mettere sulla pelle non c'è neppure l'adesivo che resiste alle docce per un anno e sul quale le cellule morte e i peluzzi non si attaccano. Va fissato "con del cerotto".

I 28 volontari avranno smesso di lavarsi per un anno intero o per 49 settimane?

Stando ai tre creduli chirurgi e all'internista si tratta di un microchip di 16mm di diametro e meno di 1mm di spessore,

  • rivestito di Mylar®, all'interno del quale sono incorporati nanocristalli chiamati quantum dot che consentono una conversione ascendente (upconverting nanochrystals) e nanotubi di carbonio

I nanotubi sono messi lì per bellezza.

I nanocristalli a conversione ascendente sono molecole complicate da sintetizzare e costosissime. Per qualche millisecondo, convertono i fotoni infrarossi in fotoni con un'energia più elevata, cioè in luce visibile. L'energia essendo proporzionale alla frequenza e inversamente proporzionale alla lunghezza d'onda, per una conversione ascendente serve una fonte di energia esterna, gli impulsi di un laser per esempio.

  • I nanocristalli sono eccitati dal calore del corpo (fotoni dell'infrarosso) e trasformati in fotoni

'tenti al rimmel

  • di una lunghezza d'onda simile a quelle usate per la Low-level-laser Therapy o per la Ultra-low-level-laser therapy (per es. 904 nm, 670 nm) [11].

cioè le lunghezze d'onda dei fotoni infrarossi emessi dal corpo. La nota 11 rimanda alla rassegna in cui Luigi Baratto et al. dell'ospedale di Arenzano ammirano gli articoli in cui Luigi Baratto et al. sostengono da 20 anni che un fascio di luce laser infrarossa ridurrebbe il dolore dell'artrite più di altri dispositivi calorifici come le ginocchiere di lana.

Altra ciarlataneria di cui andare "orgogliosi e colmi di gioia"...

L'ultima riga dello "studio" è anche l'ultima ciarlataneria:

  • Lien d’intérêt : aucun

A chi l'avesse già dimenticato, ricordo che Alberto Lomeo è il "responsabile medico-scientifico" della Tao Technologies S.r.l.

Greta e i vecchioni, cont.

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Un gruppo di coraggiosi bigoilisti destrorsi, anziani, misogini (omissis) e ricchi, spiega Media Matters, combatte l'onnipotente, subdola (omissis) e/o invasata sedicenne che incita ad "ascoltare" gli scienziati che studiano i cambiamenti climatici. Tra i combattenti che non hanno fatto in tempo a finire nell'elenco, il "climatologo" Franco Prodi che non studiava il clima bensì la composizione e la formazione delle nubi, fa quasi tenerezza.

Attribuisce a tutti la propria ignoranza e nega come un disco rotto l'effetto serra delle nostre emissioni di gas serra. A suo avviso, nessuno sa come mai ci sono +1,4 °C in più rispetto agli inizi dell'Ottocento, un riscaldamento del tutto insignificante, "mini-rialzi", "nulla di epocale". Refrain:

  • Non è possibile quantificare le colpe della natura rispetto alle responsabilità dell'uomo.

Forse convincerebbe di più i rari lettori di Quotidiano.net se riuscisse a trovare una colpa o due che la natura espierà tra poco. Altrimenti penseranno che il pianeta abbia una brutta febbre, se basta un "mini-rialzo" del 10% della temperatura media globale a fondere i ghiacciai, incendiare le foreste circumpolari, acidificare gli oceani, innalzare il livello del mare (omissis) e rendere più gravi e frequenti gli eventi meteo estremi.

Terrorizzato dal fatto che la maggioranza la pensa come gli scienziati e Greta Thunberg, Andrew "Big Coal" Bolt demonizza non solo lei, ma trasforma tutte le persone con la sindrome di Asperger in nemici del capitalismo e in particolare dei padroni delle miniere australiane di carbone. Ai lettori non è piaciuto. alla protagonista ha confermato che stava facendo "la cosa giusta".

Una settimana dopo sul New York Times, l'altrettanto terrorizzato Christopher Caldwell ha cercato di imitarlo accusandola di essere una radicale che utilizza le menzogne dei climatologi - tutti incompetenti e corrotti, ovviamente - per sovvertire la democrazia, invece di aspettare e rispettare le opinioni dei governanti. Come si vede dai commenti on-line, ai lettori è piaciuto ancora meno.

A proposito del nuovo governo britannico e delle lobby di BigOil & Coal, George Monbiot (h/t Paolo C.) scrive sul Guardian di oggi:

  • What we see here looks like the denouement of the Pollution Paradox. Because the dirtiest industries attract the least public support, they have the greatest incentive to spend money on politics, to get the results they want and we don’t... As a result, politics comes to be dominated by the dirtiest industries.

*

Mission Impossible

Su Science, anche Kai Kupferschmit scrive che il presidente della R.D. del Congo ha delegato il coordinamento degli interventi per contenere l'epidemia di Ebola al 77enne Jean-Jacques Muyembe-Tamfum, in pensione ma tuttora direttore dell'Institut National de la Recherche Biomédicale. Sostituisce il ministro della sanità Son Excellence Docteur Oly Ilunga Kalenga che si è dimesso "improvvisamente" il 22 luglio, nel senso di due giorni prima che la Banca Mondiale approvasse un finanziamento da $300 milioni.

Dall'aprile 2017 è la prima buona notizia. Un anno fa, Kalenga si era vantato di aver sconfitto l'epidemia. Da quello che so, era noto per l'arroganza ed è accusato di malversazioni, nel senso di aver dirottati fondi internazionali a parenti e amici.

Al contrario, "Doc Tamfum" è un po' un mito, famoso per aver "scoperto" Ebola nel 1976 e per l'efficacia con la quale ha coordinato gli interventi nelle nove epidemie precedenti. Gli epidemiologi dell'OMS e delle Ong che lavorano sul campo ne parlano bene, sono loro ad avergli chiesto il rapporto che denunciava la gestione allegra di Kalenga.

Sembra una svolta, ma le epidemie precedenti erano in villaggi isolati, non nelle città, non in province devastate dalle bande armate e dai militari congolesi e stranieri. E aveva potuto intervenire subito.

Bonne chance, Doc.


Raccolta differenziata

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Un'amica mi accusa di tacere sul pattume lasciato dai globalcoolisti francesi. Sarò mica sciovinista? "Bises" e linkAccid... il famoso microbiologo Didier Raoult, scopritore del primo Mimivirus gigante Questo non è il suo primo delirio in materia, in effetti, ma è il più banale:

  • Ainsi, le modèle mathématique établi à la fin du XXe siècle pour prédire l'évolution de la température de la Terre avec 95 % de certitude... s'est révélé faux. La température actuelle est en dessous des limites prévues par le modèle. 

Migliaia di modelli fisici che esistono dagli anni '60 si sono rivelati accurati e la "temperatura attuale" è nei limiti previsti.

  • La planète ne se réchauffe plus depuis 1998. Jusqu'à cette date, le réchauffement brutal était lié à un phénomène météorologique : El Niño. Depuis, l'inquiétude est entretenue par le fait que les glaces de l'Arctique continuent de fondre.

LOL. Niño - che c'è sempre stato e di suo non genera calore - o non Niño, il pianeta continua a scaldarsi:

Risultati immagini per aumento de la temperatura global 2018

  • Certes, mais, dans l'hémisphère Sud, le volume de la glace de l'Antarctique, lui, va en augmentant depuis 1990. C'est le thème d'un récent travail paru dans Nature, d'une simplicité telle - l'observation des images de Google Earth - qu'on s'étonne qu'il n'ait pas été réalisé plus tôt, malgré les 100 milliards de dollars investis aux États-Unis sur le sujet.

I link rimandano alla home page del settimanale, non è dato sapere quale sia il destinatario degli investimenti, Le immagini di Google Earth mostrano l'estensione dei ghiacci, pvviamente, non il loro volume che in Antartide continua a calare: è il tema di recenti articoli usciti su Nature e altrove.

Finisce con uno sfogo contro il "consenso scientifico" sull'effetto serra dei gas serra. Comunicare quel consenso manda in bestia i negaioli in mala fede, ma stando alla letteratura scientifica è molto efficace con le persone in buona fede, scrive John Cook da Skeptical Science.

*

In Perù, la disinformazione ha interrotto la spedizione dei glaciologi che dovevano estrarre una carota di ghiaccio dalla cima dello Huascaran, per trarne dati sul clima locale e globale, scrive Michele Stringhen sul Trentino:

  • Nelle terre alte del Perù lo scioglimento dei ghiacciai è un dramma: sta già causando dissesti idrogeologici, inondazioni, villaggi in pericolo. come è molto sentito anche il "colonialismo" dei paesi ricchi, che spesso sfruttano i paesi poveri e le loro risorse. Forse è anche per questo che la comunità campesina di Musho aveva chiesto la fine della spedizione, temendo che dietro ci fosse l'installazione di una miniera. 

Una miniera sulla punta di un ghiacciaio a 6700 m di quota?

Nonostante il titolo, non sembra che i campesiños ce l'avessero personalmente con Paolo Gabrielli. (h/t M.G.- Climalteranti).

*

Scientific Reports è dove pubblicare a pagamento qualunque cosa rifiutata da un'altra rivista del gruppo Nature, fusione fredda, omeopatia, anti-vax, profezie climatiche ecc. Sarà successo anche all'ingegnere informatico Michael Paker e l'ingegnere dei materiali Chris Jeynes? Si buttano in cosmologia e genetica con un "metodo analitico semplificato" con il quale teorizzano che le galassie a spirale  (due in tutto: la Via Lattea e una come "controllo") e quindi il DNA formano doppie eliche destrogire e logaritmiche quando l'azione dell'entropia è massima.

E già questo mi sembra una contraddizione.

Su The Conversation, sostengono che il loro "campo morfogeno" spieghi addirittura la formazione dei fiocchi di neve. E spiegherebbe le galassie a spirale senza ricorrere alla materia oscura ma poi rispondono a un commento che nel paper usano le stime di massa, materia oscura compresa, per il proprio "modello giocattolo" della Via Lattea.

h/t Michael Brown (via aTTP).

*

Incoraggiato da governanti come Trump, Salvini et al., il razzismo "scientifico" è tornato di moda. La rivista spennapolli Psych pubblica un numero speciale in cui la crème accademica del ramo rende omaggio ai propri predecessori - ha scoperto Smut Clyde.

Nel comitato editoriale che ha deciso di dare a quel pattume un marchio di "scientificità", c'è Luca Cerniglia, "tutor" di psicologia all'università telematica - ti pareva... - Uninettuno. Complimenti anche a lui.

*

Questa è fantastica 

In giugno, l'inaffidabile Journal of the American Heart Association pubblica un paper di Dharma Bhatta e Stanton Clantz secondo il quale gli americani che fumano sigarette elettroniche soffrono d'infarto due volte di più dei fumatori di sigarette tout court. In luglio, un paio di ricercatori scrivono alla rivista che

  • In fact, the majority of the 38 current e-cigarette users were first told that they had a heart attack many years before they first started using e-cigarettes. In this group, the heart attacks preceded first e-cigarette use by almost a decade on average.

Bhatta e Clantz rifanno la statistica usando solo i dati dal 2007 in poi, senza tener conto del fatto che dei 16 casi che dovevano dimostrare il maggior rischio delle sigarette elettroniche, oltre due terzi le avevano adottate dopo l'infarto.

***

E' morto Kary Mullis, premio Nobel per l'invenzione della PCR, misogino, negazionista del nesso Hiv-Aids, razzista, omofobo, visitato da alieni travestiti da procioni verdi fosforescenti ecc. ecc. La dimostrazione che farsi di superalcolici e droghe da mattino a sera non accorcia la vita.

Apprestatevi a star male

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"Get ready to puke" mi avverte Leonid Schneider, sempre premuroso con le signore, nel segnalarmi un articolo uscito on line su Fertility and Sterility nel settembre 2012, di Paolo VercelliniLaura BuggioEdgardo SomiglianaGiussy BarbaraPaola Viganò e Luigi Fedele 

Se vi fidate dei primari della clinica Mangiagalli del Policlinico e della Statale di Milano (primari al maschile: non Alessandra Kustermann) e di una biologa cellulare del San Raffaele, procuratevi sacchetti usa e getta prima di proseguire.

Da quando Leonid ne ha scritto, su Twitter stanno patendo il mal di mare anche gli uomini.

Alcuni sono nauseati da prima: quello "studio" ha una brutta reputazione. Il comunicato di Vercellini -all'epoca presidente della World Society for Endometriosis - in risposta alle critiche di un centro australiano è altrettanto nauseante. Ci ha messo addirittura una foto di Marilyn Monroe perché "è stato suggerito che soffriva di endometriosi".

E' stato anche suggerito che Vercellini e Fedele sono due vecchi guardoni.

"What - and I cannot stress this enough - the fuck."

Nell'arco di un numero imprecisato di anni, Vercellini e Fedele hanno selezionato 488 giovani pazienti che dovevano sottoporsi a un piccolo intervento. Erano destinate a una "valutazione fisica" (physical assessment) basata su una serie di misure di seno, vita, fianchi, e almeno una dolorosa e invasiva, e su un questionario riguardante i loro comportamenti sessuali.

62 hanno rifiutato di partecipare, sopratutto per via del questionario; alcune sono state escluse per "altre patologie" e/o "difetti fisici" quali cicatrici, tatuaggi, pigmentazione non "caucasica" (pelle scura), "capelli interamente tinti" ecc. ecc. finché a farsi fotografare nude sono rimaste in

  • 100 affette da endometriosi rettovaginale;
  • 100 da endometriosi peritoneale e/o vaginale;
  • 100 affette da "patologie non endometriosiche",

La cifra tonda ha avuto anche il vantaggio di semplificare il calcolo dei valori p - e quali se no? - "significativi".

Le pazienti avevano firmato un falso "consenso informato":

  • Per limitare i comportamenti seduttivi potenziali e non intenzionali che potevano influire sul giudizio dei valutatori, prima della valutazione fisica non sono state fornite informazioni sull'ipotesi specifica dei diversi gradi di attrazione [attractiveness].

Il tuttora super-virile comitato etico del Policlinico la ritiene una pratica normale, presumo, perché in sette anni non ha mai chiesto la ritrattazione dell'articolo nonostante gli autori dichiarino di aver violato l'etica medica.

"Cosa cazzo sto leggendo?"

Vercellini et al. hanno guardato le foto per rinfrescarsi la memoria, e valutato quanto erano "attraenti" le proprie pazienti. A ciascuna, hanno assegnato un punteggio da 1 a 5, poi accorpato in "molto o parecchio attraenti", "mediamente attraenti" "poco o per niente attraenti", in base alla propria "percezione di bellezza" (un'ossessione molto o parecchio inquietante del gruppo di Vercellini).

Risultato

Ai proff. Vercellini, Fedele e a due co-autrici, le 31 pazienti affette da endometriosi rettovaginale grave piacciono due volte di più delle rimanenti 69 le quali avevano

  • caratteristiche fisiche simili ed erano altrettanto attraenti [delle altre duecento].

Per un valore p insignificante, le 100 pazienti affette da endometriosi rettovaginale avevano un'attività sessuale più precoce e 11 erano bionde mentre nel resto del campione le bionde erano soltanto tre.

Discussione

Senza né gruppo di controllo formato da giovani donne sane né dati sul tasso di fecondità delle pazienti, gli autori tentano di spiegare la preferenza per le donne somiglianti a Marilyn Monroe - che bionda non era - in termini di "selezione sessuale" come se patologie che causano dolori più forti durante i rapporti sessuali, aborti spontanei e infertilità potessero migliorare la fitness riproduttiva.

A loro difesa, Vercellini et al. sembrano rendersene conto e a questa psicologia evoluzionista della domenica, aggiungono una prova della propria incompetenza clinica. Hanno presente che l'attrazione sessuale dipende dal livello di ormoni femminili i quali sono una parte essenziale dei fenotipi che si erano prefissi di "valutare" da seguaci autodidatti della fenomica,

  • Purtroppo nel nostro studio non abbiamo misurato i livelli di estradiolo. 

Hanno reclutato solo le pazienti per le quali s'erano scordati di misurare i livelli non soltanto dell'estradiolo ma anche degli altri estrogeni? O da chirurgi sbrigativi, tagliano via a prescindere tanto il fenotipo è quello che vedono a occhio nudo?

Conclusione

  • Stando ai principi della fenomica, l'informazione fenotipica può essere usata in congiunzione con dati genetici e ambientali per contribuire alla scoperta della patogenesi di diversi disturbi. A questo proposito non solo confermiamo associazioni già osservate tra caratteristiche fenotipiche e endometriosi, ma abbiamo anche osservato che le donne più attraenti hanno la forma più grave della malattia. 

A dispetto delle voci su Marilyn Monroe, non ne sono convinti nemmeno loro. Ci sono i "fattori genetici ed endocrini" già misurati e associati da altri alla patologia, quindi servono

  • ulteriori studi per escludere un'associazione spuria... ed escludere l'effetto potenzialmente confondente di una profonda dispareunia su alcuni aspetti del comportamento sessuale.  

Non sia mai che profondi dolori durante i rapporti sessuali influenzino il comportamento sessuale e magari quelli potenzialmente "seduttivi" che il consenso disinformato doveva evitare.

*

Nel caso restano sacchetti ai lettori milanesi, nel post precedente Leonid parla dei ricercatori dell'Istituto Europeo di Oncologia e dell'Istituto FIRC di Oncologia Molecolare. All'IFOM ha lavorato da post-doc per 4 anni e mezzo, e ha conosciuto i "titani" Pier Giuseppe Pelicci, Pier Paolo di Fiore, protagonisti dell'inchiesta dei procuratori milanesi, riguardanti alcune delle pubblicazioni segnalate su PubPeer.

(Sono aumentate da quando le avevo guardate ai primi di luglio, btw)

Apprestatevi a star ancora peggio

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Leonid Schneider ha ottenuto l'effetto desiderato. A quattro giorni di distanza lo "studio" di Paolo Vercellini et al. della clinica Mangiagalli continua a far vomitare ricercatori e medici di ambo i sessi oltre alle donne affette da endometriosi. L'australiano Michael Wise mi sembra uno dei sette rimasti a difenderlo:

  • Le quattro persone che hanno fatto le valutazioni soggettive, va ammesso, di bellezza erano medici - quindi abituati a vedere corpi. Mentre ciò che lo studio fa è eticamente difettoso,

Lo studio ovviamente, gli studiosi non c'entrano.

  • come ricerca in scienze sociali è okay.

Nessuno degli autori ha una minima formazione in scienze sociali come si vede dal fatto che hanno valutato "soggettivamente" in quattro l'attrazione sessuale delle proprie pazienti.

  • Né "disgustoso" né "vergognoso" a meno che non pensiate che i corpi lo siano.  

Non capisce o finge di non capire che gli aggettivi definiscono il modo in cui Paolo Vercellini et al. hanno violato l'etica medica? Michael Wise è nel direttivo di CoPE che sta per Committee on Publication Ethics - complimenti anche ai suoi colleghi.

Gli altri sei

In una risposta prolissa e in gran parte irrilevante a un commento indignato su PubPeer, Paolo Vercellini et al. fanno una rassegna delle ricerche sulla percezione della bellezza fatte da persone meno incompetenti in materia, e degli studi altrui e propri - la bibliografia è un festival di autocitazioni - sulle pazienti affette da endometriosi.

Poi arrivano al motivo per il quale si sono scomodati:

  • Siamo stupiti dalle controversie suscitate a distanza di anni dalla pubblicazione del nostro studio.

Smemorati o in malafede?

Le controversie - nel senso di obiezioni, criticheproteste indignatissime dell'Executive Committee of the Mental Health Professional Group of the American Society for Reproductive Medicine - c'erano state subito. Vercellini et al. avevano pure cercato di risponderci sul sito della rivista. Se n'era accorta solo un'addetta ai lavori: all'epoca non esistevano né PubPeer né il blog né i tweet di Leonid seguiti da migliaia di ricercatori.

  • particolarmente considerando che l'evidenza successiva sembra essere in linea con la nostra ipotesi originale. 

Non hanno trovato alcun rimando bibliografico, quindi citation please o nessuno crede che siano stati pubblicati i risultati di altri concorsi di bellezza, organizzati facendo firmare alle pazienti un falso "consenso informato".

  • We do not understand also the accuse of racism. Is this because only women of Caucasian ethnicity were recruited? Ethnicity is fundamental when investigating the hypothetical genetic basis of diseases, and the preplanned inclusion of women of exclusively Caucasian origin was decided to prevent an obvious genetic bias that would have confounded the findings.

Sono... proprio... ma... proprio... proprio... razzisti. (Altri link a richiesta).

L'idea che l'endometriosi fosse una malattia delle donne bianche e ricche è stata smentita a ripetizione dal 1951. L'unico "pregiudizio ovvio" è la preferenza di Vercellini et al. per le donne con i capelli biondi, la pelle bianca e gli occhi azzurri.

  • Reading that we performed surgery after the outpatient clinic evaluation to verify whether women had endometriosis or not is extremely offensive and defamatory.

Chissà dove l'hanno letto, su PubPeer non l'ha scritto nessuno.

  • In addition, our group is well known in the world for extreme commitment in putting women with endometriosis at the centre of all medical decisions.

Adesso il loro gruppo è noto per l'estrema disinvoltura. Avevano deciso un intervento chirurgico su 488 pazienti senza misurarne i livelli di estrogeni - ritenendoli irrilevanti per il loro "Miss Endometriosi della Mangiagalli" - e quindi senza nemmeno considerare l'eventualità di prescrivere farmaci.

  • We are appalled by the description made by some regarding our role as investigators.

Descrizione assente su PubPeer, ma da quello che ho visto, direi che sono molto più sconvolte le donne che hanno saputo del loro "studio".

  • Of relevance, some of the authors of this study are involved in clinical and research activity against violence toward women (Barbara et al., 2017a; 2017b; 2017c), against genital cosmetic surgery (Barbara et al., 2015), and against female genital mutilation (Buggio et al., 2019).

(link inclusi, notare la differenza negli studi di Barbara Giussy quando la responsabile è Manuela Kustermann...) In questo "studio" i responsabili sono Paolo Vercellini e Luigi Fedele, guarda caso.

  • We are all very well aware of what it means living with endometriosis, and one of the co-authors lost a kidney many years ago owing to a severe form of endometriosis.

Guarda caso bis.

  • How could we even imagine to disrespect the women we are trying to help to the maximum of our possibilities?

Sarebbe rispettoso e il "massimo delle loro possibilità" suddividere le proprie pazienti in "molto o parecchio attraenti", "mediamente attraenti" e "poco o per niente attraenti"?

Buono a sapersi.

Le canard du président

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Dal fruttivendolo che fino alla prossima sostituisce quello abituale, due clienti mi spiegano che gli incendi in Amazzonia stanno "bruciando" il 20% dell'ossigeno che respiriamo. Ma no. Sì, sì, non ha letto i giornali? Io l'ho sentito stamattina alla radio, l'ha detto anche il presidente Macron.

Ma noooo... Accid... è vero:

  • The Amazon rain forest - the lungs which produces 20% of our planet’s oxygen - is on fire.

Bravo pour le canard, président. E complimenti a Repubblica, Messaggero et al. che hanno abboccato.

Anche se si considerano gli incendi in corso in tutta l'American Latina - una crisi grave per tanti motivi, a cominciare dalla sopravvivenza degli abitanti e degli ecosistemi - i conti non tornano. Salto l'ossidazione di certe rocce, tanto influisce poco, e arrotondo.

Metà dell'ossigeno è prodotto dal fitoplancton, l'altra metà dalla vegetazione terrestre. Tutte le foreste pluviali - 2,4 miliardi di ettari km2- ne emettono un terzo, e di queste la foresta amazzonica copre meno di 5,5 milioni di ettari km2 (h/t Andrea Spinosa, rif. commento sotto). Sarebbe a rischio un 4,5 - 5% dell'ossigeno soltanto se venisse interamente asfaltata.

(Per gli aggiornamenti sugli incendi, conviene guardare i dati della NASA  e di Copernicus.)

***

Science dedica l'editoriale e l'inserto speciale al suicidio e alla sua prevenzione.

Le foreste sono proprio il tema di quest'estate. Nella "Perspective", a proposito ci come ridurre la deforestazione fra i Tropici, Francis Seymour e Nancy Harris del World Resources Institute paragonano le sue principali cause nell'Amazzonia (allevamenti), nel bacino del Congo (agricoltura di sussistenza) e in Indonesia (piantagioni e abbattimento selettivo).

*

Eli Kintisch parla della spedizione MOSAIC (Multidisciplinary drifting Observatory for the Study of Arctic Climate), una campagna di osservazioni dell'Artico coordinata dall'Istituto Alfred Wegener. Dal 20 settembre di quest'anno a ottobre dell'anno prossimo 600 scienziati si alterneranno a bordo della nave tedesca PolarStern e di quella russa Akademik Fedorov. La spedizione imiterà la "strategia di Nansen": farsi intrappolare dalla banchisa e derivare con essa dalla Norvegia all'Alaska passando dalla Siberia:

  • His polar bid failed, but 3 years later the wandering pack had carried the Fram some 2000 kilometers across the Arctic to the open North Atlantic Ocean... His mission revealed fundamental facts about the mysterious Arctic Ocean

La differenza è che la PolarStern e l'Akademik Fedorov sono dei rompighiaccio, saranno rifornite da altri tre rompighiaccio e monitorate da satelliti, aerei, elicotteri ecc.

*

Alison Abbott - ormai pensionata freelance - ha chiesto il parere di scienziati e bioeticisti sulla brutta sorpresa fatta dalla ministra Giulia Grillo ai ricercatori in neuroscienze che parteciperanno a un esperimento sui primati finanziato dallo European Research Council. Alcuni sono già stato minacciati di morte e sotto scorta, eppure la ministra ha fornito i loro nomi alla LAV:

  •  “This seems wrong,” says Amedeo Santosuosso, a judge in Milan who is also scientific director of the European Centre for Law, Science and New Technologies at the University of Pavia.“Clearly [LAV has] a justified interest in understanding whether approvals were made appropriately, but there cannot be a justified interest in knowing the names,”

*

Nel Policy Forum, Katherine Mach et al. elencano i problemi della "ritirata climatica", quando diventa necessario evacuare abitazioni e ricollocare altrove una comunità. Propongono alcune misure di buon senso per una ritirata "strategica" pianificata con molto anticipo.

Tra l'altro, negli Stati Uniti le assicurazioni non pagano più la ricostruzione o risistemazione delle case allagate sempre più spesso nelle città della costa Est. Ci pensa il governo locale o federale finché non esaurisce i fondi, con una procedura che favorisce i proprietari più ricchi... E' uno "fallimento del mercato" che sta facendo calare il valore delle case dei meno ricchi sotto quello dei mutui e delle ipoteche...

*

Nei paper, Alfred Amambua-Ngwa et al. del Plasmodium Diversity Network Africa identificano geni del plasmodio della malaria che lo rendono resistente ai farmaci più recenti in alcuni ceppi diffusi in Africa subsahariana.

E stando all'Org. Mondiale della Sanità, perfino il vaccino più efficace sperimentato finora previene soltanto quattro casi di malaria su dieci...

Giulio Fanti e i ceri miracolosi

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L'ing. Fanti, prof. associato del Dipartimento di ingegneria industriale all'Università di Padova e sindonologo sfortunato, è un ottimo cliente dello spennapolli Juniper Publishers. Sul Global Journal of Archeology & Anthropology, l'anno scorso ha comprato, forse con soldi di noi contribuenti, opinioni in inglish

Perché la Sindone di Torino è autentica?

in ottobre. In dicembre ha fatto seguire un bis

Perché la Sindone di Torino non è falsa?

e un sunto dei testi precedenti

Scienza e fede cristiana: l'esempio della Sindone di Torino

Un mese fa, ha aggiunto una novità (h/t Philip Ball):

"Il "Fuoco  Sacro" è collegato alla Sindone di Torino?"

Il "Fuoco Sacro", detto anche "Luce Santa", è "la fiamma miracolosa" studiata dai fisici ortodossi russi Andrey Volkov et al. nel 2008. Sarebbe prodotta da lampi azzurri sovrannaturali, visti dal Fanti con i propri occhi, che ogni sabato di Pasqua sostano per pochi secondi su una parete, forse trasudante mirra, nel presbiterio dell'Edicola del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Nascosto dietro l'iconostasi, il patriarca ortodosso usa uno o più lampi per accendere un cero con il quale accende i ceri altrettanto miracolosi comprati dai fedeli.

  • L'autore, avendo identificato Gesù Cristo con l'uomo della Sindone di Torino, cerca di rispondere alla domanda del titolo paragonando alcuni aspetti del Fuoco Sacro (FS) e della Sindone durante la Pasqua del 2019

In mezzo alla folla dei pellegrini" l'autore ha compiuto gli esperimenti e le misure necessarie per

  1. rilevare se il FS brucia la barba di un uomo o produce un riscaldamento insopportabile di un volto umano
  2. paragonare le fiamme del Fuoco Comune (FC) e del FS con uno spettroscopio a mano Kruss collegato a una videocamera
  3. paragonarle con una macchina fotografica a infrarosso  NEC AVIO mod. ThermoShot F30W, sensibilità -20°C/350°C
  4. paragonarne le temperature con un termometro a doppio canale RS 1314 collegato a una termocoppia K  (Ni Cr + / Ni Al -)
  5. paragonare gli effetti del FC e del FS distanti circa 3 cm da diversi tessuti di lino
  6. paragonarne le fiamme a vista
  7. misurare l'ionizzazione dell'aria prima e dopo l'accensione del FS con un contatore Alpha Lab Inc. USA per ioni a polarità negativa 

Risultati

  1. il FS è più freddo del FC perché non ha bruciato la barba dell'autore e non ha causato dolore al suo volto
  2. gli spettri del FS e del FC sono simili e tipici di un corpo nero a bassa temperatura
  3. le foto della fiamma del FS e quella del FC acceso indipendentemente con un accendino sono riportate nella figura 5
  4. le loro temperature hanno valori molto simili (892,2 °C e 846,2 °C) 
  5. gli effetti sui tessuti di lino sono diversi nei primi tre minuti ma tendono a diventare molto simili dopo 20 minuti dall'accensione. Questo fatto è molto interessante perché nuovo e concordante con molti aspetti della Sindone. La graduale trasformazione del FS in un FC in non più di 20 minuti è pertanto confermata [sic]
  6. l'aspetto visivo del FS e del FC non mostra differenze apprezzabili
  7. nell'aria gli ioni negativi sono aumentati da 140 a 6040/ cm2 

Non è dato sapere l'effetto del FC sulla barba o la pelle dell'autore, ma è senz'altro miracoloso che il FS risulti più freddo nonostante le temperature abbiano "valori molto simili".

Apparirebbe miracoloso anche il punto 7 sennonché l'autore stesso ammette che non è facile separare gli ioni negativi dovuti alla scarica elettrica degli eventuali lampi azzurri da quelli dovuti a centinaia di ceri accesi.

Conclusione

  • Dal punto di vista di un possibile miracolo, il FS conferma la possibilità che un fenomeno fisico mostri valori fisici normali eppure produca effetti fisicamente inspiegabili come 1. e 5. [...] Quindi se l'Edicola è il luogo dove Gesù Cristo è stato sepolto e se la Sindone di Torino è la stoffa sepulcrale di Gesù Cristo risorto circa 40 ore dopo esserne stato avvolto, ci possono essere probabilmente collegamenti tra il FS e la Sindone. 

E non solo:

  • A questo punto vien in mente un fatto descritto nell'Esodo (3,1-3):  "Mosè guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma quel roveto non si consumava" e sorge la seguente domanda: c'è forse una correlazione tra il fuoco del roveto e il Fuoco Sacro? E il fuoco del roveto, il Fuoco Sacro e lo scoppio di energia nella Sindone di Torino sono un sego di Dio? 

La "ricerca" sarebbe stato impossibile senza i fedeli co-autori di altre fantasie sulla Sindone.

  • L'autore ringrazia Roberto Basso dell'Università di Padova per aver filmato gli esperimenti e per l'assistenza durante la misura dell'ionizzazione dell'aria; il prof. Giuseppe Zagotto per il noleggio [rent] dello spettroscopio; il dott. Giuseppe Baldacchini dell'ENEA di Frascati per la sua interpretazione degli spettri.
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